Unica destinazione turistica denominata 'Etruskey' è il brand scelto per valorizzare territorio che comprende anche il sito Unesco di Cerveteri e Tarquinia, le antiche città-stato etrusche con due importanti necropoli di Banditaccia (Cerveteri) e Monterozzi nei dintorni di Tarquinia dove ha sede il Museo Archeologico Nazionale di Tarquinia.
"L’Etruria Meridionale ha tutte le caratteristiche per candidarsi e venire selezionata come Capitale della Cultura del 2027", un territorio che vanta, tra l'altro, il sito Patrimonio Mondiale dell'Unesco di Cerveteri e Tarquinia. E' la proposta che arriva da Letizia Casuccio presidente della Destination Management Organization Etruskey, lanciata nell'ambito del convegno "Unica identità, unica rete, unica destinazione: strategie per lo sviluppo turistico dell’Etruria Meridionale" organizzato a Civitavecchia in collaborazione con l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro-Settentrionale. "Sappiamo che negli ultimi anni vengono premiate le reti turistiche e non solo le singole città pertanto - ha spiegato Casuccio - vediamo la candidatura come una candidatura di rete più che di singole città".
L'incontro ha raccolto ampia convergenza di vedute per la valorizzazione e la promozione dell’Etruria Meridionale, attraverso un progetto condiviso da 12 comuni e 37 realtà private, sotto un unico brand in rappresentanza della destinazione turistica denominata 'Etruskey'. L’evento ha visto la partecipazione, tra gli altri, del parlamentare Gianluca Caramanna consigliere del ministro del Turismo, di Roberta Angelilli vice presidente della Regione Lazio, Pino Musolino presidente dell'Autorità Sistema Portuale Mar Tirreno Centro settentrionale.
"Qui possiamo dare cultura, benessere, enogastronomia e dobbiamo mettere insieme tutti questi cluster affinché sia un'area che si può commercializzare al meglio, - ha spiegato Caramanna - sicuramente la Dmo aiuta a fare questa operazione". Un territorio che si può raccontare anche "attraverso il portale Italia.it creato dal ministero del Turismo, che raccoglie tutte le informazioni dei territori, le promuove e le commercializza" ha concluso Caramanna.