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Gli hotel si 'ripensano' in risposta a sfida B&B

(Fotogramma)
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25 giugno 2019 | 16.30
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Gli hotel si 'ripensano' davanti all'espansione dell’extralberghiero. A Roma prima di tutto, dove le presenze negli hotel sono quasi rimaste pressoché invariate in cinque anni, con un lieve calo di 100 mila unità (da 26 milioni e 520 mila a 26 milioni e 420 mila), mentre sono cresciute a dismisura quelle dei B&B.

In questo scenario nasce The White Lobby, un’iniziativa promossa dalla società di ingegneria civile Studio SPERI con il patrocinio di Federalberghi Roma, Facoltà di Architettura La Sapienza e OICE. L’obiettivo è quello di ripensare e ampliare la fruizione della struttura ricettiva a cominciare dalla hall, che deve trasformarsi da ufficio in salotto. Queste, infatti, già all’estero sono diventate un unico spazio polivalente e multifunzionale, potenzialmente aperto alla città. Naturalmente questa nuova concezione delle hall-lobby determina un ripensamento totale anche nell’intera organizzazione planimetrica dell’hotel, non solo per il tipo di servizi offerti, ma anche e soprattutto per le caratteristiche spaziali e degli elementi d’arredo.

In quest'ottica viene indetto un bando a studenti e giovani professionisti under 35 (le cui candidature si potranno presentare fino al 2 settembre prossimo) che ha come obiettivo la trasmissione di un'idea diversa per le strutture ricettive, la promozione di un loro miglioramento e la loro trasformazione in luogo di incontro, specialmente in un contesto come quello della Capitale, che negli ultimi anni, nonostante la sua bellezza e le sue potenzialità, ha perso turisti e alberghi, con un aumento esponenziale del numero dei bed and breakfast. Gli alberghi, insomma, devono tornare a supportare e spingere il turismo e il primo passo deve essere quello di ringiovanire, proiettandole nel futuro, le aree comuni degli hotel.

Per avere un ordine di grandezza, tra il 2010 e il 2015 a Roma si sono registrate solo 57 strutture classiche in più, per un totale di 5 mila posti letto, con gli alberghi economici in netto calo, visto che se ne contano 64 in meno tra quelli a una e due stelle. Nello stesso quinquennio, le strutture ricettive "sostitutive" a livello nazionale sono passate dalle 2.141 unità del 2010 alle 176.870 del 2015 e ben 18.546 insistono proprio su Roma e sul centro storico. Di queste, secondo un report della Guardia di Finanza, circa il 50% risulta essere abusivo e con una perdita di incassi rispetto alla tassa di soggiorno che si aggira ogni anno tra i 30 e i 40 milioni di euro.

Il progetto dello Studio Speri ha uno dei suoi perni nell’inclusione di tutti i protocolli di progettazione green bulding, a comincare dal Leed (Leadership in Energy and Environmental Design), nato negli Stati Uniti nel 1993 e approdato in Italia nel 2009 grazie all’impegno di GBC Italia, che ha allineato gli standard internazionali sia al nostro sistema normativo sia alle caratteristiche costruttive della nostra edilizia. L’aspetto più rilevante di questo protocollo e che il promotore del concorso Francesco Lupoi, Architetto LEED AP e direttore del dipartimento di Architettura di Studio SPERI, L4, sottolinea è che “sostenibilità e conservazione storica possano, anzi, debbano andare a braccetto”.

Faranno parte della giuria, oltre a Francesco Lupoi, il Presidente GAR Federalberghi Roma, Alessandro Zucconi; il giornalista Eugenio Occorsio, chiamato anche a moderare l’evento. Presenti in giuria anche Andrea Di Leo, co-founder dello studio Legal Team, recentemente inserito da Il Sole 24 ore negli studi legali dell’anno 2019; e contribuirà con un suo giudizio tecnico anche Francesco Badeschi, Architetto e Docente di Progettazione Architettonica e attuale Segretario del Chapter Lazio di GBC Italia.

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