Oltre alla nuova politica sulla privacy, il CEO Durov ha annunciato che i moderatori stanno utilizzando l'intelligenza artificiale per identificare e rimuovere contenuti problematici dalla funzione di ricerca
Telegram ha annunciato una modifica significativa alla sua politica sulla privacy: la piattaforma potrà ora fornire il numero di telefono e l'indirizzo IP di un utente alle autorità competenti, in risposta a una richiesta valida. Questa decisione arriva in seguito all'arresto del CEO di Telegram, Pavel Durov, avvenuto il mese scorso a Parigi, con l'accusa di aver consentito attività illegali sulla piattaforma. Durov ha spiegato che questa modifica mira a "scoraggiare i criminali dall'abusare" della funzione di ricerca dell'app, che è stata utilizzata per "vendere beni illegali". Ha sottolineato che Telegram non permetterà a "malintenzionati" di compromettere l'integrità della piattaforma per quasi un miliardo di utenti.
In precedenza, la politica di Telegram in materia di collaborazione con la legge si applicava solo ai sospetti di terrorismo. La nuova politica estende questa possibilità a tutti i casi in cui le autorità competenti presentino una richiesta valida relativa ad attività criminali che violano i Termini di Servizio di Telegram. Telegram ha assicurato che informerà gli utenti sulla divulgazione di informazioni personali alle autorità attraverso i suoi rapporti trimestrali sulla trasparenza. Oltre alla nuova politica sulla privacy, Durov ha annunciato che i moderatori stanno utilizzando l'intelligenza artificiale per identificare e rimuovere contenuti problematici dalla funzione di ricerca. Nelle ultime settimane, Telegram ha anche modificato il suo approccio alla moderazione delle chat private e ha disabilitato alcune funzionalità "utilizzate in modo improprio".