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iPhone e iPad, fine del monopolio dell'App Store: che cosa cambia

Da marzo e con iOS 17.4, Apple si conforma alle nuove norme del Digital Markets Act in Europa e apre a venditori terzi, ma avvisa sui rischi

iPhone e iPad, fine del monopolio dell'App Store: che cosa cambia
26 gennaio 2024 | 17.38
LETTURA: 3 minuti

Apple si appresta ad apportare una serie di cambiamenti radicali per le sue offerte iOS, Safari e App Store nell'Unione Europea, per conformarsi alle nuove norme del Digital Markets Act (DMA), che entreranno in vigore a marzo. Questa decisione rappresenta un punto di svolta nel modo in cui Apple ha gestito finora il suo ecosistema di app, portando a una maggiore apertura e flessibilità nel mercato delle applicazioni. Per anni, Apple è stata oggetto di critiche per il suo approccio "giardino murato" in relazione all'App Store. Gli sviluppatori hanno spesso lamentato le elevate commissioni richieste dall'azienda, considerate un pesante onere finanziario. Tuttavia, con le nuove disposizioni, Apple mira a un cambiamento significativo.

Tra le modifiche annunciate, spiccano "più di 600 nuove API, analitiche di app ampliate, funzionalità per motori di browser alternativi e opzioni per il trattamento dei pagamenti delle app e la distribuzione di app iOS". Questo apre le porte a una maggiore innovazione e personalizzazione da parte degli sviluppatori. Una delle novità più rivoluzionarie è la possibilità per i negozi di app di terze parti di operare su iOS. Questo segna la fine della posizione esclusiva dell'App Store di Apple come unico distributore di app per iPhone. Le modifiche saranno disponibili in tutta l'UE con il rilascio di iOS 17.4 a marzo.

Per la prima volta, i clienti dell'UE di Apple potranno scaricare legalmente software al di fuori del suo App Store attraverso nuovi marketplace di app. Le app in questi negozi dovranno essere autorizzate da Apple per funzionare sul suo software e per garantire la conformità alle norme del DMA. Le app installate da fonti alternative utilizzando le API di Apple saranno visibili nelle impostazioni, con dettagli su quando sono state scaricate e da dove. Per quanto riguarda gli sviluppatori, quando caricano un'app per l'Europa, potranno scegliere da quale app store distribuirla. Apple istituirà un processo di notarizzazione per le app, al fine di esaminarle alla ricerca di malware e altri problemi di codice.

In una svolta storica, Apple permetterà agli sviluppatori di app di fatturare direttamente i loro clienti. Questo significa che potranno prendere i numeri delle carte di credito all'interno dell'app, o scegliere di indirizzare gli utenti ai loro siti web per raccogliere le informazioni di pagamento. Apple ha chiesto agli sviluppatori una commissione fino al 30% dal lancio dell'App Store nel 2008. Con i nuovi cambiamenti, gli sviluppatori di app sull'App Store di Apple pagheranno una commissione ridotta, pari al 10% o al 17% sulle transazioni per beni e servizi digitali.

Tuttavia, Apple ha espressamente affermato che, pur conformandosi al DMA, ritiene che le nuove normative possano mettere a rischio i suoi utenti per truffe, frodi e abusi, poiché le app che non passano attraverso l'App Store di Apple non sono sottoposte a revisione del contenuto e potrebbero contenere malware. Inoltre, ha avvertito che alcune nuove app di browser abilitate dal DMA che non utilizzano Apple Webkit potrebbero influenzare le prestazioni del sistema e la durata della batteria.

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