Parte il progetto alternativo alla Champions League. La Uefa: chi partecipa alla Superlega è fuori dai campionati nazionali e dalle coppe
Una Superlega al posto della Champions League con Juventus, Inter e Milan. Arriva l'annuncio dei 12 club e la Uefa dichiara guerra al nuovo torneo. Le società sono Manchester United, Liverpool, Manchester City, Arsenal, Chelsea, Tottenham, Barcellona, Real Madrid, Atletico Madrid, Inter, Milan e Juventus.+
UEFA - La Uefa reagisce alle voci con un comunicato durissimo. "La Uefa, la Football Association e la Premier League, la federcalcio spagnola e LaLiga, la Figc e la Lega A hanno appreso che alcuni club inglesi, spagnoli e italiani potrebbero pianificare l'annuncio della creazione di una cosiddetta Superlega chiusa", afferma la confederazione europea.
"Se questo dovesse succedere, ribadiamo che noi (Uefa, federazioni e leghe, ndr) rimarremo uniti nei nostri sforzi per fermare questo progetto cinico, basato su interessi egoistici di pochi club in un momento in cui la società ha bisogno più che mai di solidarietà", prosegue la Uefa. "Valuteremo tutte le misure disponibili ad ogni livello, giuridico e sportivo, per evitare che questo accada. Il calcio è bastato su una competizione aperta e sul merito sportivo, non può essere altrimenti".
"Come già annunciato dalla Fifa e dalle 6 confederazioni, i club coinvolti verranno esclusi da ogni altra competizione a livello nazionale, europeo o mondiale e i loro giocatori potrebbero vedersi negata l'opportunità di rappresentare la propria Nazionale", afferma ancora la Uefa, che invia un messaggio alle società francesi e tedesche. "Ringraziamo i club in altri paesi, soprattutto i francesi e i tedeschi, che hanno rifiutato di iscriversi. Ci rivolgiamo a tutti gli amanti del calcio, tifosi e politici, per unisrsi alla nostra lotta contro questo progetto, se dovesse essere annunciato. L'egoismo di pochi si è spinto troppo in là. Quando è troppo è troppo".
DAZN - Dazn, con una nota, chiarisce di non essere coinvolto nel progetto. "Nè l’Azienda nè Mr. Blavatnik, sono in alcun modo coinvolti o interessati ad entrare nelle discussioni relative alla costituzione di una SuperLega e che nessuna conversazione in questa direzione ha avuto luogo", si legge nel comunicato che smentisce la partecipazione di Len Blavatnik, numero 1 di Dazn, all'iniziativa.
"L’obiettivo di Dazn è quello di portare lo sport in streaming ad un numero sempre maggiore di tifosi e per farlo lavora all’acquisizione di diritti sportivi di primo livello -prosegue la nota-. A questo riguardo, a differenza di quanto riportato nell’articolo, Dazn ci tiene a precisare che i diritti della Bundesliga per Germania, Svizzera e Austria sono stati acquisiti a Giugno 2020, per le prossime quattro stagioni. Inoltre, in Inghilterra e Francia è disponibile la versione globale della piattaforma Dazn, lanciata a dicembre 2020, e dedicata al momento agli eventi di boxe; mentre in Spagna, Dazn trasmette il Motomondiale, la Formula1 e numerosi altri importanti eventi sportivi tra i quali non compare, al momento, il massimo campionato di calcio spagnolo (LaLiga)".
"Da ultimo, a differenza di quanto erroneamente indicato, Mr. Blavatnik ha una doppia cittadinanza, non tripla, essendo cittadino americano e inglese", conclude Dazn.
LETTA - "L’idea di una #SuperLega per i più ricchi club europei di calcio? Sbagliata e decisamente intempestiva. In Europa il modello NBA non può funzionare. Nel calcio e nello sport la forza sta nella diffusione, non nella concentrazione. E nelle belle storie tipo Atalanta, Ajax, Leicester". Lo scrive su Twitter il segretario del Pd, Enrico Letta.