Barazzutti: "Ora è il più forte del mondo". Pennetta: "Ci farà sognare ancora". Furlan: "Devastante, pronto per vincere Slam"
"Jannik è stato impressionate, ha giocato un livello di tennis pazzesco. Siamo di fronte a un campione vero, che ha solo 22 anni e che ci darà grandissime soddisfazioni, speriamo già da domenica in finale". Nicola Pietrangeli si 'inchina' a Jannik Sinner dopo la vittoria dell'azzurro contro Novak Djokovic nella semifinale degli Australian Open 2024.
"Ora ha battuto il numero uno del mondo e diventa l'uomo da battere -sottolinea Pietrangeli, che in passato ha rilasciato dichiarazioni 'severe' nei confronti dell'altoatesino -, per questo aumenteranno le pressioni ma ha di sicuro la capacità di sopportarle. Per come ha giocato non solo a Melbourne ma negli ultimi 4-5 mesi ora è il più forte al mondo. La finale? Avrà un avversario tosto sia che arrivi Medvedev sia che arrivi Zverev ma se gioca come oggi vince". "Abbiamo in Italia un grandissimo campione, non rompiamogli le scatole se dovesse perdere qualche partita in futuro", conclude il due volte vincitore del Roland Garros.
"Dalle ultime partite giocate contro Djokovic avevo capito che il dominio di Nole fosse agli sgoccioli e oggi ne ho avuto la conferma. Jannik non fa che migliorare, tecnicamente e fisicamente e Nole non ce la fa più a stare al suo passo. Ora Sinner è il più forte giocatore del mondo". Così all'Adnkronos l'ex capitano azzurro di Coppa Davis Corrado Barazzutti, dopo il trionfo. "Il serbo è il più grande giocatore nella storia del gioco ma non è superman, gli anni passano anche per lui è mi sembra che Sinner abbiamo ormai messo la freccia e sia in corsia di sorpasso -sottolinea l'ex numero 7 del mondo-. Il futuro è di Sinner che è in crescita continua e nei prossimi anni di finali Slam ne giocherà tante". "In finale ci arriva da favorito, soprattutto se dovesse affrontare Medvedev, sul quale ha il vantaggio psicologico di aver vinto gli ultimi tre confronti diretti. Zverev può essere più pericoloso ma Jannik arriva al massimo in questa occasione, con una determinazione feroce e non si può lasciare sfuggire questa grande occasione. Deve tornare in Italia con il titolo", conclude Barazzutti.
"Sono davvero molto contenta per Jannik, si merita questa grande vittoria su Djokovic e sono convinta che ci farà sognare ancora tante volte", le parole all'Adnkronos di Flavia Pennetta che commenta così il successo di Jannik Sinner. "Ha dato prova di grande consapevolezza nei propri mezzi, ha gestito la partita benissimo, è stato davvero bravissimo -sottolinea la campionessa dello Us Open 2015-. Il suo tennis ha raggiunto un livello altissimo e in finale se la gioca alla grande. Favorito? Non voglio fare pronostici e poi le finali sono quasi sempre 50 e 50. Sarà dura come lo è stata oggi e forse anche di più. Io penso che potendo scegliere lui vorrebbe Zverev come avversario. Staremo a vedere e incrociamo le dita per Jannik".
"Oggi Sinner ha giocato un tennis devastante in particolare nei primi due set, in questo momento sta esprimendo il tennis migliore di tutti e va in finale meritatamente con un solo set perso in sei partite. Già lo pensavo prima di questo torneo che fosse pronto a vincere un torneo dello Slam e a Melbourne ne ha dato ampia conferma". Così all'Adnkronos l'ex azzurro di Coppa Davis Renzo Furlan, attuale coach della numero uno del tennis italiano Jasmine Paolini.
"Tra l'altro arriva in finale con molte meno energie spese rispetto a Medvedev e Zverev che di set finora ne hanno persi 6 a testa e oggi si daranno battaglia, poi una finale fa sempre storia a sé ma potrebbe essere un piccolo vantaggio", aggiunge l'ex numero 19 del mondo che non considera Djokovic in parabola discendente.
"E' un essere umano e ogni tanto può perdere ma aspetterei a intonare il 'de profundis' per lui, a mio avviso riuscirà ancora a vincere uno Slam, penso che a Wimbledon, ad esempio sarà ancora quello da battere, però è chiaro che gli anni passano anche per lui e in futuro vedo un duopolio tra Jannik e lo spagnolo Carlos Alcaraz".