L'esperto ricorda "quello che è accaduto agli scozzesi, con 2mila positivi dopo le partite"
Preoccupa per il rischio di focolai Covid la partita Inghilterra e Ucraina, valida per i quarti di finale degli Europei, in programma il 3 luglio all’Olimpico. "Dovevamo impedire ai tifosi inglesi di venire qui a Roma, c'è un rischio alto che con assembramenti nello stadio si creino dei focolai", afferma Massimo Ciccozzi, direttore dell'Unità di Statistica medica ed Epidemiologia molecolare dell'Università Campus Bio-medico di Roma, pensando a quello che potrebbe accadere nella Capitale, sabato, quando le due squadre si affronteranno. "Sappiamo quello che è accaduto con i tifosi scozzesi, quasi 2.000 positivi - ricorda Ciccozzi all'Adnkronos Salute, citando i contagi nelle ultime due settimane legati ai sostenitori della nazionale scozzese - Non capisco perché non siamo intervenuti per fermare l'arrivo dei tifosi visto che nel nostro Paese abbiamo una situazione epidemiologica tranquilla".
Secondo Ciccozzi, "stiamo correndo un grosso rischio, abbiamo da una settimana tolto l'obbligo delle mascherine all'aperto e facciamo arrivare dal Regno Unito, dove impazza la variante Delta, centinai di tifosi. Mi pare assurdo - rimarca - come è assurdo fare un campionato europeo itinerante nel momento in cui esplode una variante più contagiosa. Sappiamo che il virus cammina con l'uomo, così - conclude - lo facciamo muovere per bene in tutta Europa".
Passando al tema discoteche, Ciccozzi spiega che "prima di riaprire le discoteche aspetterei una decina di giorni per verificare i dati epidemiologici alla luce della fine dell'obbligo della mascherina all'aperto. Immagino sia lo stesso pensiero di chi deve decidere". "Abbiamo anche l'incognita dei tifosi inglesi a Roma per seguire la loro nazionale - aggiunge Ciccozzi - Cerchiamo di non rovinare tutto".
Secondo Ciccozzi: "Non avremmo un autunno come l'anno scorso perché stiamo vaccinando, ma dobbiamo stare attenti perché mancano due mesi e poi ricominceranno le scuole e il virus potrebbe ricominciare a muoversi di nuovo. Per questo ora - conclude - non dobbiamo fare passi falsi".