"La trasferta vietata a Marsiglia mi sembra un giocoforza delle istituzioni francesi, una assurdità. I motivi saranno ben altri e sicuramente risalgono a molto tempo fa". Lo dice all'Adnkronos Yuri Alviti, ultras Lazio, commentando la chiusura delle frontiere francesi ai supporters biancocelesti definiti "violenti e fascisti".
"Ogni volta che uno alza la voce viene etichettato come fascista - aggiunge Alviti - Finché esiste il politicamente corretto non cambierà mai niente. E' oltretutto una discriminazione nei confronti del tifo laziale tutto, anche per quanti che col tifo violento o con i daspo non ha mai avuto a che vedere, famiglie magari, che approfittavano dell'occasione per qualche giorno fuori, dopo essersi goduti la partita".
(di Silvia Mancinelli)