"Ci vogliono 10 anni per parlare di Coronavirus con leggerezza in un film"
"Ho appena fatto il vaccino, un'esperienza fantastica: mi è già appena apparso Ceccherini vestito da donna. Ho anche sentito delle voci, una era di Cecchi Gori, una del mi zio. Ho anche cambiato i miei gusti sessuali: insomma, io credo che sia un'esperienza da fare per quello che ti lascia, grandi cambiamenti". Ironizza così con i cronisti Leonardo Pieraccioni, appena dopo essersi vaccinato all'hub del Mandela Forum di Firenze.
Il regista toscano ha poi aggiunto: "Oggi mi sono emozionato a venire qui al Mandela, perché l’ultima volta che ci sono venuto qui ci si abbracciava e ci si rideva in faccia. La cosa più bella sarà ritornarci e abbracciarsi, perché la cosa che più è mancata in questo anno e l’abbraccio. Spero che con il vaccino finalmente torneremo a farlo".
"La pandemia una cosa talmente terribile, pericolosa e brutta che ci vorranno dieci anni per raccontarla in maniera leggera in una commedia. In tutti i film che si stanno girando pare che non ci sia, che non se ne parli, evidentemente è un modo di esorcizzare da parte di chi fa cinema questa terribile pandemia".
Sul suo prossimo film, rimandato a causa della pandemia, il regista toscano ha aggiunto: "Girerò il mio film il 15 giugno, ('Il Sesso degli Angeli', ndr.), così il prossimo anno la gente sarà sicura. Già da settembre le persone dovrebbero essere più tranquille nell'andare al cinema, e ancora di più mi auguro lo saranno per gennaio o febbraio, quando dovrebbe uscire il mio film". "Ovviamente - conclude Pieraccioni- stiamo sul set con tutte le precauzioni del caso, io credo di aver fatto ormai già 168 tamponi".