L'istrionico artista romano protagonista del primo dei 'quadri' delle cinque serate
"Esistere è essere. Essere è diritto di ognuno. Dio benedica chi è". Il glam rock di Achille Lauro irrompe sul palco di Sanremo 2021 con lacrime di sangue per i lavoratori dello spettacolo 'feriti' dal Covid. L'istrionico artista romano, vestito di piume e protagonista del primo dei 'quadri' delle cinque serate, dopo aver cantato 'Solo noi', ha offerto al pubblico un monologo eloquente. "Sono un volto coperto dal trucco. La lacrima che lo rovina. Il velo di mistero sulla vita. Sono la solitudine nascosta in un costume da palcoscenico. Sessualmente tutto. Genericamente niente", ha detto Lauro.
E ancora: "Esagerazione, teatralità, disinibizione. Lusso e decadenza. Peccato e peccatore. Grazia e benedizione. Un brano che diventa nudità. Sono gli artisti che si spogliano, E lasciano che chiunque possa spiare nelle loro camere da letto e in tutte le stanze della psiche".