Il 're' del cinema hard racconta le emozioni che sta vivendo dopo l'esperienza del reality, e spiega cosa lo ha spinto ad annunciare il suo ritiro dalle scene 'hot': "Mia moglie e mio figlio Lorenzo mi aiuteranno nella gestione della produzione dei film. Ma io non sarò mai più davanti alla telecamera"
"All’Isola mi è successo qualcosa di strano, quella solitudine mi ha distrutto il corpo e mi ha lucidato la mente. Esagero? Mi sembra di aver subito un esorcismo. Il diavolo è la mia sessualità che ho manipolato troppo, che ho vissuto con eccessiva intensità. Tutta questa euforia sessuale alla fine mi si è rivoltata contro. Il tuo desiderio non è più qualcosa che, appagandolo, ti appaga. Il tuo desiderio è la cosa più brutta che hai. Io ho anche pensato di castrarmi. Nei momenti più bui sono arrivato a pensare questo". Questa è la scioccante confessione che Rocco Siffredi ha fatto in una lunga intervista pubblicata dal settimanale 'Chi' nel numero in edicola da domani.
Il 're' del cinema hard racconta le emozioni che sta vivendo dopo 'L’isola dei famosi', e che lo hanno spinto ad annunciare il suo ritiro dalle scene dei film a luci rosse. "Io sono rientrato da una settimana e non ho erezioni. E non sono mai stato così bene". L’attore tiene a sottolineare il perché: "Quando provi un desiderio che ti spegne il cervello. Quando stai con la famiglia una bella domenica e quello, il desiderio, chiamiamolo così, ti dice: 'Molla tutto e tutti, vai sul sito, trova quello che vuoi trovare' (e, ricordate, le pulsioni vanno sempre verso l’orrido), tu vai a vivere l’esperienza più atroce della tua vita".
Perché, spiega ancora Rocco, "poi torni a casa e hai una vergogna di te indescrivibile. All’Isola, a un certo punto, ho avuto come una illuminazione. Mi sono detto: 'Rocco tu non sei uno schifo, sei una persona come tutte le altre, che ha scelto una vita alternativa'". Siffredi specifica di non rinnegare il suo passato hard. "Io metto una pietra sul passato non perché lo rinneghi, anzi -sottolinea- Mia moglie e mio figlio Lorenzo mi aiuteranno nella gestione della produzione dei film. Ma io non sarò mai più davanti alla telecamera".