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Partirà dalla 'sua' Napoli la mostra itinerante 'Pino Daniele Alive'

Dal 18 settembre al 31 dicembre, inserita nel cartellone del 'Campania Teatro Festival' di Ruggero Cappuccio

Partirà dalla 'sua' Napoli la mostra itinerante 'Pino Daniele Alive'
10 settembre 2021 | 16.22
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Partirà dalla 'sua' Napoli, dal complesso di Santa Caterina a Formiello, sede della Fondazione Made in Cloister, il 18 settembre la mostra multimediale itinerante 'Pino Daniele Alive', inserita nel cartellone del 'Campania Teatro Festival', che si prolungherà fino al 31 dicembre. L’idea del progetto nasce dalla collaborazione di Alessandro Daniele, figlio del cantautore partenopeo, con il fotografo Guido Harari.

All’interno della mostra sarà possibile vedere per la prima volta in grande formato scatti iconici di Pino Daniele, realizzati dai fotografi che lo hanno seguito più da vicino nell’arco della sua carriera. Immagini che hanno caratterizzato le copertine dei suoi dischi storici e fotografie inedite, digitalizzate appositamente per la mostra.

"Quando entrai per la prima volta nella F ondazione Made in Cloister fu suggestivo e sentii l’esigenza di accendere il mio computer per suonare uno di quei brani strumentali di mio padre dedicati a De Filippo - racconta Alessandro Daniele - Vedevo quello spazio come un contenitore multimediale per la diffusione del nostro patrimonio culturale. Un’intuizione che ora si trasforma in qualcosa di concreto con la mostra itinerante ispirata all’installazione museale permanente realizzata dalla Pino Daniele Trust Onlus all’interno del Museo della Pace di Napoli".

Ad arricchire l’esposizione, anche oggetti e strumenti cari all’artista, tra gli altri alcune chitarre rese celebri dalle copertine dei suoi dischi, il mandolino utilizzato per le registrazioni di 'Napule è' e i fogli scritti di suo pugno con le scalette dei concerti.

Un soundtrack d’eccezione accompagnerà i passi del pubblico: alcuni brani del repertorio dell’artista saranno presentati in chiave inedita, con stralci audio della sola voce o della sola chitarra, isolate dal resto degli strumenti. A ritmare la dimensione volutamente più intima dell’ascolto, i respiri di Pino Daniele inframezzano le varie esecuzioni.

La mostra sarà anche un contenitore di attività no profit a cura della Pino Daniele Trust Onlus, che, grazie alla collaborazione con la Siae, arricchirà il programma con una serie di attività di formazione artistico-musicale con incontri dedicati ai licei musicali, istituzioni e corsi accreditati dal ministero dell'Istruzione.

"Come Siae, non potevamo non essere presenti con un sostegno concreto per ricordare, a sei anni dalla scomparsa, un autore che ci ha dato tanto - spiega Gaetano Blandini, direttore generale della Siae - Le parole e la musica di Pino Daniele hanno accompagnato e accompagnano, come solo una presenza puntuale e discreta sa fare, quarant’anni di storia musicale italiana. Una storia anche sociale, umana, attenta, partecipe di un grande cantautore e un grande compositore".

"Questo progetto porta Pino Daniele nella splendida cornice della Fondazione Made in Cloister, con una formula insolita e altamente emozionale - sottolinea il fotografo Guido Harari - Rincorrere le sue dita sulla chitarra, afferrare il volo della sua ispirazione in tracce sonore, ritrovare il suo viso da scugnizzo dall'adolescenza fino alla maturità in fotografie iconiche e anche inedite, sarà un'esperienza intensa e toccante, sia per il suo pubblico che per noi fotografi che lo abbiamo conosciuto e amato: per noi e per tutti, Pino è e resterà sempre 'alive', vivo".

(di Enzo Bonaiuto)

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