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Oscar 2021, delusione Pausini e Garrone: infranto sogno italiano

La cantante in lizza con il brano 'Io sì/Seen' da grande favorita torna a mani vuote. Anche Garrone senza premi

Fotogramma /Ipa
Fotogramma /Ipa
26 aprile 2021 | 07.18
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Laura Pausini è la grande delusa della Notte degli Oscar 2021. Non è bastato l'entusiasmo di papà Fabrizio, che qualche giorno fa si era detto sicuro della vittoria, o la bacchetta 'magica' portata in tasca fin dai Grammy del 2006, e neanche il tifo sfegatato dell'esercito di fan pronti a festeggiare la notte del 'sogno americano'. Il suo brano 'Io sì/Seen', colonna sonora del film 'La vita davanti a sé' di Edoardo Ponti con Sophia Loren, si è dovuto inchinare di fronte a 'Fight For You', della 24enne H.E.R., incoronata come miglior canzone originale per il film 'Judas and the Black Messiah'

Pausini, che era in lizza con il brano scritto dalla cantautrice Diane Warren con le parole dell'artista italiano Niccolò Agliardi, si era esibita nel preshow registrato accompagnata al piano proprio da Diane Warren, alla sua dodicesima nomination agli Oscar. L'artista di Solarolo (che ha organizzato per lei una serie di iniziative, tra cui l'esposizione di una stella in ogni negozio con la scritta 'Solarolo è con te') arrivava alla competizione da grande favorita, dopo la vittoria di qualche settimana fa ai Golden Globe. "Nel dubbio, non svegliatemi", aveva scritto qualche ora fa Laura aggiornando costantemente i fan sui social della sua avventura hollywoodiana. 'Io sì/Seen' resta comunque l'unico brano nella storia italiana ad aver ricevuto una nomination agli Oscar del cinema: nessun artista italiano aveva mai raggiunto un traguardo così alto.

Ma la Pausini non è l'unica italiana grande sconfitta della notte più lunga del cinema mondiale. Anche 'Pinocchio' di Matteo Garrone ha perso l'occasione di far brillare le nostre maestranze con la 'ciliegina' dell'ambita statuetta sul palco del Dolby Theatre di Los Angeles. Candidato a due nomination tecniche, quella per il trucco e acconciatura (Dalia Colli e Mark Coulier) e quella per i costumi (Massimo Cantini Parrini), il film ha dovuto cedere entrambi i premi a 'Ma Rainey's Black Bottom'.

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