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Orchestra, Coro di Santa Cecilia e Pappano a Salisburgo con 'Gioconda' e 'Requiem' di Verdi

Al via domani l'edizione pasquale del Festival che vede per la prima volta dei complessi italiani in residenza. In programma anche quattro concerti sinfonici con brani di compositori italiani e internazionali ispirati all'Italia

Kaufmann e Netrebko in una scena de 'La Gioconda' a Salisburgo
Kaufmann e Netrebko in una scena de 'La Gioconda' a Salisburgo
22 marzo 2024 | 13.44
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L’edizione 2024 del Festival di Pasqua di Salisburgo, con la presenza dell’Orchestra e del Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, vedrà per la prima volta nella storia degli “Osterfestspiele” la residenza di una compagine italiana. La rassegna, fondata nel 1967 dal direttore d’orchestra salisburghese Herbert von Karajan che l'ha diretta fino alla sua scomparsa nel 1989, è passata nelle mani di Claudio Abbado e poi di Simon Rattle e ha avuto i Berliner Philharmoniker come orchestra in residenza dal 1967 al 2012. Dal 2013 al 2022 è subentrata la Staatskapelle di Dresda con il direttore Christian Thielemann. Adesso è la volta di un'orchestra e di un coro italiani, quelli dell'Accademia di Santa Cecilia, guidati dal loro direttore emerito Antonio Pappano, che eseguiranno tre recite della 'Gioconda' di Ponchielli, quattro concerti sinfonici con brani di compositori italiani e internazionali ispirati al Bel Paese e due recite del 'Requiem' di Verdi.

Il primo concerto avrà luogo il 23 marzo alle ore 18 (Grosses Festspielhaus), con la 'Gioconda' di Amilcare Ponchielli in forma scenica diretta da Sir Antonio Pappano e con la regia di Oliver Mears. Il cast di caratura internazionale vede tra i protagonisti il soprano russo Anna Netrebko, per la prima volta nella sua carriera nel ruolo di Gioconda, il tenore Jonas Kaufmann, che ha debuttato nel ruolo di Enzo Grimaldo lo scorso agosto alla Sidney Opera House in due esecuzioni in forma di concerto e il baritono Luca Salsi (Barnaba).

Lo spettacolo, una nuova produzione realizzata in coproduzione con il Royal Opera House-Covent Garden di Londra, verrà replicato il 27 marzo e il 1° aprile, sempre alle ore 18. L’esecuzione della 'Gioconda' segnerà un debutto per il Festival di Salisburgo, che non ha mai messo in scena quest’opera, mentre l’Orchestra e il Coro di Santa Cecilia l’hanno incisa - ma mai eseguita pubblicamente - nel lontano 1967 (con Renata Tebaldi, Carlo Bergonzi, Robert Merrill e Marylin Horne diretti da Lamberto Gardelli).

Il 24 marzo alle ore 19 avrà luogo il primo concerto sinfonico diretto da Antonio Pappano (Grosses Festspielhaus, replica il 31 marzo alle ore 19). In programma le Quattro versioni originali della ritirata da Madrid di Boccherini sovrapposte e trascritte per orchestra da Luciano Berio, Juventus di De Sabata, l’Elegia di Ponchielli e due dei più celebri capolavori di Ottorino Respighi, Fontane e Pini di Roma, eseguiti per la prima volta proprio dall’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia: Fontane di Roma l’11 marzo 1917 con la direzione di Antonio Guarnieri e Pini di Roma il 14 dicembre 1924 da Bernardino Molinari.

Lunedì 25 marzo alle ore 19 (replica il 29 marzo, Grosses Festspielhaus), Sir Tony salirà sul podio per dirigere la 'Messa da Requiem' di Giuseppe Verdi, tra i massimi capolavori sacri di ogni tempo. Le parti solistiche verranno interpretate dal soprano sudafricano Masabane Cecilia Rangwanasha, da Judit Kutasi (mezzosoprano), Luciano Ganci (tenore) e Michele Pertusi (basso). Il Coro di Santa Cecilia è istruito da Andrea Secchi e nell’occasione verrà affiancato dal Bachchor Salzburg.

Il secondo concerto dedicato all’Italia è in cartellone martedì 26 marzo (ore 19, Grosses Festspielhaus, replica il 30 marzo ore 19), con brani di Berlioz e Martinů. Sul podio salirà il direttore cèco Jakub Hrůša, principale direttore ospite dell’Orchestra e del Coro di Santa Cecilia. In programma 'Les Fresques de Piero della Francesca', poema sinfonico di Bohuslav Martinů composto nel 1955 sull’onda delle suggestioni evocate dal ciclo di affreschi 'Storie della Vera Croce' di Piero della Francesca e conservato nella basilica di San Francesco ad Arezzo, e due brani del francese Berlioz: 'Aroldo in Italia' con la viola solista di Pinchas Zukerman e il 'Carnevale romano'.

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