La presentazione all’Italian Pavilion di Cannes, Rutelli: “Attrarre investimenti internazionali è obiettivo strategico della filiera industriale cinema”
Le società italiane di postproduzione tra le aziende associate ad Anica puntano ad attrarre investimenti economici e professionali dall’estero. Nasce Italian Post-Production Partners (www.italianpostproductionpartners.it), presentato all’Italian Pavilion nell’ambito del Festival de Cannes 2023, a cui hanno aderito Blackstone, EDI Effetti Digitali Italiani, Frame by Frame, Laser Film, Media Fenix, Mnemonica, aziende che offrono numerosi servizi dagli effetti visivi alla post audio fino a sistemi cloud.
“Attrarre investimenti internazionali è un obiettivo strategico per il nostro Paese e la filiera industriale del Cinema, dell’Audiovisivo e del Digitale può svolgere un ruolo di grande importanza, con effetti positivi in termini economici ed occupazionali e nello sviluppo e nel rafforzamento del ‘Soft Power’ dell’Italia, già fortemente imperniato sulla cultura e sulle industrie creative. Questa iniziativa, nel pieno rispetto delle regole del mercato e della concorrenza, può rappresentare un primo passo fondamentale per rendere il sistema delle nostre imprese di produzione ancora più competitivo e riconosciuto nel mondo”, ha detto Francesco Rutelli, presidente Anica, durante la presentazione.
Le produzioni internazionali che vengono a girare in Italia per le sue splendide location e i vantaggi fiscali, avranno una nuova opportunità per unire affari, arte e piacere godendosi l'Italia più a lungo e rendendo la post-produzione un'esperienza culturale.
“Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un aumento in maniera esponenziale della mole di lavoro della post produzione. Prima l’intervento di questo reparto era marginale nella realizzazione di un film, adesso incide per una gran parte, circa la metà. Non siamo più una industria secondaria nel cinema, ed è per questo che abbiamo sentito l’esigenza di raggrupparci per aiutare le istituzioni a supportare questa crescita, con una organizzazione unita anche per affrontare insieme le problematiche”, ha spiegato Francesco Grisi, responsabile del gruppo post produzioni di Anica, Ceo di Edi Effetti Digitali Italiani.
Ad oggi le aziende italiane di post-produzione sono considerate tra le più efficienti e organizzate del panorama internazionale. Lo dimostrano le scelte che sono state fatte negli ultimi anni dalle major hollywoodiane di affidarsi a loro. Il tutto fa leva su tre driver principali: creatività, competenza, incentivi.
“Il primo motivo è scolpito nel nostro DNA. Siamo nati e cresciuti nella bellezza, nella patria dell'arte, siamo inoltre dei buoni risolutori di problemi. La seconda ragione è che possiamo fornire non solo talenti apprezzati in tutto il mondo, ma anche la tecnologia più aggiornata e le conoscenze per farla funzionare. Infine, ma non meno importante, il nostro Paese offre un credito d'imposta del 30% e un fondo fino a 300 mila euro per le coproduzioni minoritarie”, hanno spiegato i responsabili delle aziende coinvolte.
“Un cinema ambizioso deve necessariamente fare i conti con una post produzione di alto livello. E l’Italia, nota nel mondo per le doti dei suoi registi, sceneggiatori e attori, sta guadagnando consensi anche in settori come quelli degli effetti visivi. Per noi produttori è fondamentale avere riferimenti di così alto valore affinché si valorizzi un asset importante per la crescita del sistema industriale cinematografico nel paese”, ha dichiarato durante l’incontro Benedetto Habib, presidente dell’Unione Produttori dell’Anica, Cfo di Indiana Production.