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E' morto Luigi De Filippo

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31 marzo 2018 | 10.39
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E' morto Luigi De Filippo. Attore, commediografo e regista, aveva 87 anni. Era figlio di Peppino e Adele Carloni.

Ultimo erede della celebre dinastia teatrale napoletana, De Filippo si è spento questa mattina nella sua casa di Roma. La camera ardente sarà allestita lunedì 2 aprile dalle 15 alle 21 al Teatro Parioli-Peppino De Filippo, del quale era direttore artistico. I funerali saranno celebrati martedì 3 aprile alle 11.30 nella Chiesa degli Artisti di Piazza del Popolo.

Proprio al Teatro Parioli è stato in scena fino al 14 gennaio scorso con 'Natale in casa Cupiello', la famosa commedia scritta dallo zio Eduardo.

Nato a Napoli il 10 agosto 1930, Luigi De Filippo segue le orme del padre attore e drammaturgo, già allora come oggi simbolo della napoletanità e principale rappresentante, insieme al fratello Eduardo, di un modo di fare teatro che ha accompagnato, segnandola e rappresentandola, la storia del teatro italiano.

È proprio nella compagnia del padre che Luigi debutta nel 1951, e subito riscuote un successo personale. Da allora recita in tutta Italia, ma sono molte anche le tournée all'estero. Luigi sin da giovanissimo comprende l'importanza anche sociale del suo lavoro, e dal 1959 al 1969 insieme al padre si occupa della direzione artistica del Teatro Delle Arti di Roma.

Nel 1978, poi, dopo aver raggiunto la maturità artistica, fonda una sua compagnia di teatro, per aggiungere un nuovo importante tassello alla storia della sua famiglia. Subito pubblico e critica riconoscono il suo talento, la sincerità e la professionalità, e lo identificano tra i più autorevoli depositari della grande tradizione del teatro napoletano, eleggendolo a suo principale rappresentante contemporaneo.

Luigi De Filippo è autore di commedie di particolare successo. Le sue opere, fra cui 'La commedia del re buffone e del buffone re', 'Storia strana su di una terrazza napoletana', 'Buffo napoletano', 'Come e perché crollò il Colosseo', 'La fortuna di nascere a Napoli', sono state più volte rappresentate sia in teatro che in televisione.

Nel 1989 al Festival delle Ville Vesuviane Luigi De Filippo presenta una sua personalissima interpretazione in lingua napoletana del 'Malato immaginario' di Molière, e vince il Biglietto d’oro Agis come campione d’incassi, ripetendosi poi nel 1990. Con la sua compagnia, oltre ai testi di famiglia ha recitato, tra gli altri, anche Gogol e Pirandello.

Per parte del decennio successivo è direttore artistico del Teatro delle Muse di Roma, e nel 1999, insieme alla moglie Laura Tibaldi, costituisce la società 'I due della città del sole', impegnandosi a produrre non solo i suoi spettacoli, ma anche opere di altri giovani attori e autori napoletani.

Nel corso della sua carriera, poi, Luigi ha fatto anche alcune incursioni in campi diversi da quello del teatro. Per la tv ha scritto vari testi: 'Peppino al balcone', 'P come Peppino', 'L’applauso di questo rispettabile pubblico', 'Buona sera, con Peppino De Filippo'.

Inoltre, Luigi De Filippo ha scritto alcuni libri: 'Il suicida', 'Lo sgarro', 'Pulcinella amore mio!', 'Il segreto di Pulcinella', 'Buffo napoletano', 'De Filippo & De Filippo', 'Oje vita, Oje vita mia!', 'La fortuna di nascere a Napoli', e infine 'Un cuore in palcoscenico', autobiografia edita da Mursia.

Luigi De Filippo è interprete di circa 50 film e di vari sceneggiati televisivi, e ha interpretato e diretto numerose commedie per la Rai. Nel 2001 ha festeggiato i suoi cinquanta anni di attività teatrale, ricevendo, fra gli altri riconoscimenti, il Premio Personalità Europea in Campidoglio. Il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi nel 2005 lo ha insignito della onorificenza di Grande Ufficiale della Repubblica per particolari meriti artistici.

"Ricordo Luigi De Filippo, ultimo grande di una famiglia che ha fatto grande il nostro teatro - ha scritto su Twitter il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni - Roma lo ringrazia anche per l'impegno di questi anni al Teatro Parioli".

"Con la scomparsa di Luigi De Filippo il teatro italiano perde uno dei suoi maggiori autori e interpreti - il ricordo del ministro dei Beni culturali e del Turismo, Dario Franceschini - che con ironia e leggerezza ha caratterizzato il secondo Novecento del nostro palcoscenico, rinnovando la tradizione teatrale partenopea. Esponente di una famiglia che ha reso grande la tradizione scenica napoletana, De Filippo, nel corso della sua intensa carriera, è stato attore, regista e commediografo di successo. Sono vicino alla famiglia De Filippo in questo triste giorno per la cultura italiana".

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