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Aborto, Chiara Ferragni contro Fratelli d'Italia nelle Marche

"Ora è il nostro tempo di agire". FdI smentisce, plauso del Pd all'influencer

Aborto, Chiara Ferragni contro Fratelli d'Italia nelle Marche
24 agosto 2022 | 15.00
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Chiara Ferragni si schiera in difesa dell'aborto e pubblica su Instagram la sua denuncia contro Fratelli d'Italia, partito 'reo' - si legge nelle stories in cui viene condiviso un articolo di The Vision - di aver "reso praticamente impossibile abortire nelle Marche che governa. Una politica che rischia di diventare nazionale se la destra vince le elezioni". "Ora è il nostro tempo di agire e far si che queste cose non accadono", le parole dell'influencer, imprenditrice e moglie di Fedez a corredare il post.

Ma Fdi, attraverso Isabella Rauti ed Eugenia Roccella, smentisce: "Se la stampa e le influencer vogliono occuparsi seriamente dell’aborto nella regione Marche, dovrebbero informarsi sulla base dei dati e consultare le relazioni annuali al Parlamento sulla legge 194. Per esempio, leggendo l’ultima firmata dal ministro Speranza si evince che nelle Marche l’offerta del cosiddetto servizio di Ivg è di gran lunga superiore a quella nazionale: le interruzioni volontarie di gravidanza, possono essere effettuate nel 92,9% delle strutture sanitarie mentre la media italiana è del 62%", replicano Rauti e Roccella.

"Per quanto riguarda gli obiettori, il numero di aborti a carico dei medici non obiettori è 0,8 aborti a settimana, non sembra quindi che l’obiezione di coscienza, diritto civile previsto dalla legge 194, sia un ostacolo. Per quanto riguarda il cosiddetto 'aborto chimico' (pillola RU486), invece - sottolineano Rauti e Roccella - va ricordato che le linee guida del Ministero non sono vincolanti (infatti l’Emilia Romagna ne ha sempre avute di proprie, diverse da quelle nazionali); e soprattutto che quelle attuali, emanate dal ministro Speranza, non rispettano la stessa legge 194, quando prevedono che l’aborto possa essere effettuato nei consultori ovvero fuori dalle strutture ospedaliere". "È doveroso ricordare anche - concludono - che la pillola Ru486 è un aborto più economico per il servizio sanitario ma più pericoloso per la salute delle donne, considerati i numerosi effetti collaterali e una mortalità più alta, come emerge dalla letteratura scientifica in materia”.

Plauso, invece, da parte del Pd. "Grazie a Chiara Ferragni per aver preso posizione sulla drammatica situazione dell’accesso all’interruzione di gravidanza nelle Marche. Sono vicina alle donne marchigiane, mobilitate da tempo contro le politiche gravemente restrittive della Giunta Acquaroli. Nelle Marche, come in Umbria, in Abruzzo e in molte altre regioni d’Italia governate dalla destra, scegliere di interrompere una gravidanza - e di farlo in modo sicuro e rispettoso della libertà e della dignità della donna - è praticamente impossibile. Un anticipo di quel che ci aspetta con la destra al governo”, la replica su Facebook della senatrice del Pd Monica Cirinnà, responsabile nazionale diritti e candidata nel Lazio.

“La destra vuole togliere alle donne il diritto di decidere. In Umbria e Marche, amministrate da Lega e FdI, l'aborto è di fatto impedito. Grazie a Chiara Ferragni per l'impegno a difesa della legge 194, battaglia che ci deve vedere tutte unite. Mai più aborto clandestino”, scrive sui social Laura Boldrini, deputata del Pd e Presidente del Comitato della Camera sui diritti umani nel mondo.

“La risposta del Partito Democratico - prosegue Cirinnà - è chiara. Assicureremo la piena applicazione della legge 194, che significa: garantire una adeguata presenza di medici non obiettori nelle strutture sanitarie; garantire l’accesso all’interruzione farmacologica della gravidanza, anche senza ricovero, come previsto dalle linee guida ministeriali, delle quali deve essere assicurata l’attuazione in tutte le Regioni; sostegno alla libertà di scelta femminile, sempre, anche attraverso l’effettiva neutralità dei consultori. Per noi, centrale è la donna, la sua dignità, la libertà di scelta sul proprio corpo e sulla propria vita: senza pregiudizi e senza ideologie”.

"Grazie a Chiara Ferragni per aver acceso un riflettore su quello che anche noi denunciamo da tempo. 'Fdi ha reso praticamente impossibile abortire nelle Marche, che governa. Una politica che rischia di diventare nazionale se la destra vince le elezioni' Così scrive Chiara Ferragni sui suoi social. In una regione con un altissimo numero di medici obiettori, la Giunta regionale ha scelto di non recepire le direttive nazionali del 2020 sulla pillola abortiva, dicendo che qui nascono pochi bambini e che la natalità viene prima del diritto di scelta delle donne", aggiunge il deputato dem e Commissario regionale del Pd, Alberto Losacco. "Questa regione, che la Meloni indica come modello per il Paese, sono un laboratorio dei diritti negati, proprio come il Texas, come l’Ungheria di Orban. Chiara Ferragni ha ragione da vendere: è questo il tempo di agire per evitare che tutto questo accada all’intero Paese".

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