Le autorità tunisine hanno iniziato a sospendere l’erogazione di acqua potabile durante la notte in alcune regioni del paese, compresa la capitale, nel tentativo di ridurre i consumi in un contesto di grave siccità. La situazione rischia di alimentare le tensioni sociali in un paese la cui popolazione già soffre di servizi pubblici scadenti, inflazione elevata e un'economia debole. Le dighe tunisine hanno registrato una diminuzione della capacità di circa 1 miliardo di metri cubi, a causa della scarsità di pioggia, da settembre 2022 a metà marzo 2023.