Nel 2020 Erion ha gestito su tutto il territorio italiano circa 300mila tonnellate di rifiuti associati ai prodotti elettronici, tra Raee domestici (più di 260mila tonnellate), Rifiuti Professionali (9.500 t) e Rifiuti di Pile e Accumulatori (oltre 29.600 t). La quantità totale di rifiuti gestiti, che supera del 4% quella registrata nel 2019 (circa 290mila t), è paragonabile al peso di 41 Tour Eiffel.
"I risultati ottenuti da Erion nel 2020 sono molto importanti, non solo perché superiori a quelli raggiunti precedentemente da Ecodom e Remedia, ma soprattutto perché confermano che la fusione di queste due grandi realtà rappresenta una scelta vincente per accompagnare i nostri Produttori nella transizione ecologica già in atto in Europa e per rendere ancora più concreto il loro impegno continuo per la tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini", osserva Giorgio Arienti, direttore generale di Erion Weee.
"Quelli del 2020 sono risultati ancora più significativi se si considerano i disagi che la pandemia da Covid-19 ha causato al Paese. Il blocco quasi totale della filiera dei rifiuti elettronici ha portato a una contrazione della raccolta nei mesi di marzo e aprile. Un calo che Erion ha saputo colmare nella seconda metà dell'anno, superando così del 4% i già ottimi risultati del 2019", aggiunge.
Il tasso di riciclo delle Materie Prime Seconde è stato pari al 89% del peso dei Raee domestici gestiti. In dettaglio, dalle oltre 260mila tonnellate, Erion Weee ha ricavato 133mila tonnellate di ferro, pari al peso di 294 treni Freccia Rossa; 5mila tonnellate di alluminio, pari a 6 milioni di caffettiere; 6mila tonnellate di rame, pari a 66 volte il peso del rivestimento della Statua della Libertà e 35mila tonnellate di plastica, pari a 14 milioni di sedie da giardino.
Il corretto trattamento di questa tipologia di rifiuti ha permesso di risparmiare oltre 420 milioni di kWh di energia elettrica, pari ai consumi domestici annui di una città di quasi 400mila abitanti (come Bologna) e di evitare l’immissione in atmosfera di oltre 1.700.000 tonnellate di anidride carbonica, come la quantità di CO2 che verrebbe assorbita in un anno da un bosco di 1.700 kmq (esteso quanto la provincia di Lucca).
Nato nel 2020 dalla fusione dei consorzi Ecodom e Remedia, Erion rappresenta attualmente oltre 2.400 aziende del settore dell’hi-tech e dell’elettronica di consumo e ne garantisce l’impegno verso l’ambiente, l’economia circolare, la ricerca e l’innovazione tecnologica.