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In Val di Sole il primo Festival delle Api

Nella valle trentina operano 120 piccoli produttori e professionisti. Il festival 'Cronache dall'Arnia' dal 29 agosto al 4 settembre

In Val di Sole il primo Festival delle Api
19 agosto 2021 | 11.45
LETTURA: 3 minuti

La Val di Sole lancia la prima edizione di “Cronache dall'Arnia – Festival dell'Ape e del Miele”. Sette giorni di appuntamenti, dal 29 agosto al 4 settembre, tra momenti di divulgazione, attività outdoor, visite guidate al Mulino Museo dell’Ape di Croviana e degustazioni di miele.

“Basta un dato per far capire il forte legame tra questo territorio trentino e il mondo della api - spiega Marco Katzemberger, consigliere comunale con delega ambiente e turismo del Comune di Dimaro Folgarida e vicepresidente Apt Val di Sole - Sono infatti 120 i produttori e professionisti che ruotano attorno al mondo della produzione apistica. Abbiamo quindi concepito questo appuntamento non come un evento commerciale ma come uno strumento per esaltare la conoscenza del mondo apistico, dello straordinario lavoro che c'è per ottenere prodotti di eccellenza e dell'importanza di questi insetti per la tutela della biodiversità e della vita di tutti noi”.

Ogni giorno sono in programma visite, picnic e itinerari culturali a piedi e in bicicletta in compagnia di esperti e guide qualificate. I più piccoli avranno a loro disposizione laboratori quotidiani nel Bee Village: occasioni per entrare in contatto con il mondo delle api, imparare le loro abitudini, giocare con la cera d'ape, costruire bugs hotel per moltiplicare gli insetti impollinatori.

Giovedì 2 settembre, inoltre, verrà presentato la traduzione di uno dei più antichi testi nel quale viene raccontata l'antica arte della mielicoltura: il “Trattato sulle Api” di Ulderico Fantelli del 1780. A seguire è in programma la premiazione del concorso “La Mél”: “abbiamo deciso di offrire una vetrina ai nostri produttori, giocando con loro per scoprire qual è il prodotto più apprezzato - spiega Katzemberger - I giudizi saranno espressi sia da una giuria tecnica sia da una popolare. Abbiamo diviso la nostra valle in 5 macroaree per creare territori di produzione omogenei e ci concentreremo quest'anno con il miele millefiori”.

Due giorni dopo, sabato 4 settembre, il festival sarà concluso in Val Meledrio da un'intera giornata di discussione e confronto per approfondire il rapporto tra tutela delle api, difesa della biodiversità e del territorio.

Tre colture alimentari su quattro nel mondo dipendono in qualche misura dall'attività impollinatrice delle api. Aumentano la resa di 87 delle principali coltivazioni mondiali destinate all'alimentazione umana o animale. Da loro passa la riproduzione del 90% delle piante da fiore della Terra. Eppure, solo tra il 2008 e il 2013, il 23% delle api selvatiche è andato perduto. La responsabilità? Agricoltura intensiva, monocolture, ampio uso di pesticidi chimici, aumento delle temperature globali, perdita di habitat a causa di urbanizzazione e cementificazione, diverse fonti di inquinamento atmosferico.

I numeri diffusi periodicamente dalla Fao fotografano una situazione preoccupante, spesso ancora sconosciuta o sottovalutata dall'opinione pubblica ma ben chiara a chi vive in montagna, ben consapevole di quanto sia essenziale il rapporto virtuoso tra tutti gli esseri viventi per il nostro benessere attuale e futuro.

Tutte le attività del festival̀ sono a prenotazione obbligatoria fino ad esaurimento posti entro le ore 18 del giorno precedente (ore 12 del giorno stesso dell’attività nel caso di attività̀ serali). Le attività̀ vengono confermate compatibilmente all’evolversi della pandemia da Covid-19 e le relative misure di contenimento. L’accesso alle attività̀ sarà̀ consentito previa presentazione del Green Pass ove previsto dalle ordinanze vigenti.

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