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Deserti d'Italia, guida turistica sugli effetti della siccità

Una iniziativa che prende vita nell’ambito del progetto 'Acqua nelle nostre mani' di Finish con il contributo del fotografo Gabriele Galimberti

Trasimeno
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24 ottobre 2022 | 18.38
LETTURA: 3 minuti

Una guida turistica che racconta gli effetti della desertificazione in Italia. Si chiama Guida Turistica ai Deserti d’Italia e prende vita nell’ambito del progetto 'Acqua nelle nostre mani' di Finish con il contributo del fotografo Gabriele Galimberti, vincitore nel 2021 del World Press Photo, che ha viaggiato durante i mesi scorsi, con la sua collaboratrice Camilla Miliani, con l'obiettivo di documentare e raccontare 'mete turistiche' anomale per il nostro paese, in via di desertificazione (FOTO).

Un viaggio lungo lo stivale che si è protratto per tutto il periodo estivo e le cui foto, interviste e descrizioni hanno dato vita alla guida, in formato cartaceo e digitale e densa di dettagli e di consigli turistici, che invita le persone a visitare questi territori: fiumi diventati sentieri da trekking, laghi ridotti ad aride distese, paesaggi che nessuno si aspetterebbe di vedere e che, invece, sono reali. Del resto, sono i dati, oltre che le immagini, a raccontarlo, con il 70% della Sicilia, il 57% della Puglia, il 58% del Molise e il 55% della Basilicata a rischio desertificazione. Le zone fotografate da Gabriele Galimberti, vincitore nel 2021 del World Press Photo con il progetto 'The Ameriguns', riguardano direttamente Sicilia, Abruzzo, Marche, Toscana, Lombardia, Umbria, Emilia-Romagna e Molise, con focus particolare su fiumi e laghi.

Questa iniziativa si inserisce nell’ambito del progetto 'Acqua nelle nostre mani', che negli ultimi anni ha sviluppato un profondo impegno sul tema della tutela della risorsa idrica, con progetti concreti sul territorio volti a sostenere l’agricoltura e a combattere, grazie a interventi mirati e al supporto della tecnologia, la desertificazione. Proprio in quest’ottica sono state recentemente presentate alcune iniziative a sostegno della piantumazione e della coltivazione dell’olivo, pianta fondamentale per il mantenimento del corretto equilibrio ambientale e barriera naturale contro la desertificazione.

L’intervento, realizzato in Puglia, tra le regioni a maggior rischio desertificazione (57% del territorio), ha visto la piantumazione diretta di oltre 500 alberi resistenti al batterio della Xylella in terreni ormai in disuso a causa della desertificazione e un intervento di monitoraggio idrico delle coltivazioni su un totale di 500 ettari distribuiti nella provincia di Brindisi, che garantirà un risparmio annuale (considerate le 20 settimane di stagione estiva) di oltre 150 milioni di litri d’acqua. A supporto di questo intervento, l'impiego della tecnologia. In continuità con quanto fatto in passato, infatti, è stata installata l’innovativa tecnologia 'Daiki' di SmartIsland, startup siciliana selezionata nel 2021 nell’ambito di una Call for Startup dedicata, che è in grado di rilevare, fin dal momento della piantumazione, dati climatici e idrici utili a monitorare il fabbisogno idrico delle piante, gestire l’apporto irriguo e prevenire le malattie.

Ognuno di noi, poi, nella sua quotidianità, può fare la sua parte e dare un contributo concreto, anche a casa. Ad esempio, utilizzando lavatrice e lavastoviglie a pieno carico, riutilizzando l’acqua e bagnando fiori e piante con acqua utilizzata per altri scopi, irrigando campi e giardini la sera ed evitando i sciacquare i piatti a mano prima di metterli in lavastoviglie. Un semplice gesto che contribuisce al risparmio di 38L d’acqua a ogni lavaggio e che ha determinato importanti risultati di preservazione della risorsa idrica in questi anni.

Oggi, tra i possessori di lavastoviglie (17.0 milioni in Italia), si registra un miglioramento rilevante della percentuale di coloro che non sciacqua più i piatti a mano prima di metterli in lavastoviglie (33%), con un aumento del 3% rispetto al 2021 e del 7% rispetto al 2020. Tutto ciò si traduce in un incremento di ulteriori 600.000 famiglie che hanno scelto di adottare questo comportamento (+1.300.000 famiglie in due anni). Pertanto, con un risparmio d’acqua di 38 litri ad ogni lavaggio, calcolando la media di utilizzo della macchina in una settimana (4,56 volte), si determina un risparmio aggiuntivo di oltre 5.3 miliardi di litri d’acqua in un anno (11.3 miliardi in due anni), che corrisponde ad un dato di circa 2.100 piscine olimpiche (4.600 in due anni).

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