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Leader della sostenibilità, L'Oréal si aggiudica una tripla A

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11 febbraio 2020 | 13.40
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Per il quarto anno consecutivo L’Oréal è stata riconosciuta tra i leader globali nella sostenibilità d’impresa dall’organizzazione no-profit internazionale Cdp, il cui processo annuale di rendicontazione e misurazione ambientale è considerato il 'gold standard' della trasparenza in ambito di sostenibilità aziendale. Il gruppo si è aggiudicato un posto nella A List in tutte e tre le categorie del Cdp, ovvero cambiamento climatico, sicurezza delle risorse idriche e foreste. Tra le 8.400 aziende analizzate L’Oréal è una delle uniche sei ad aver ricevuto quest’anno una A in tutte e tre le categorie ed è la sola ad aver ottenuto una tripla A per quattro anni consecutivi.

Questo riconoscimento è il risultato delle iniziative a lungo termine intraprese da L’Oréal per ridurre le emissioni di anidride carbonica, contrastare la deforestazione lungo la propria supply chain, migliorare la gestione delle risorse idriche e diventare un modello di leader della nuova economia sostenibile.

Da molti anni, spiega Jean-Paul Agon, presidente e ceo di L’Oréal, "siamo profondamente impegnati a trasformare radicalmente la nostra azienda e adottare un modello di business sempre più responsabile. Questo eccellente risultato è il frutto della costante determinazione dei nostri team e degli obiettivi particolarmente ambiziosi che abbiamo fissato nel 2013, come parte del nostro programma di sostenibilità ‘Sharing Beauty With All’".

"Siamo ovviamente orgogliosi di questa straordinaria performance, ma sappiamo anche che dobbiamo proseguire nel nostro impegno, continuando a ridurre il nostro impatto ambientale in linea con quanto richiesto dalla comunità scientifica e alla luce dei bisogni del pianeta. Per noi è un imperativo morale e il presupposto per il successo a lungo termine della nostra azienda” conclude Agon.

"I rischi d’impresa derivanti dall’emergenza climatica, dalla deforestazione e dall’insicurezza delle risorse idriche sono enormi, ma lo sono anche le opportunità derivanti dalla loro gestione ed è evidente che il settore privato svolge un ruolo vitale in questo momento decisivo. Le aziende inserite nella A List guidano il mercato in termini di sostenibilità d’impresa, affrontando i rischi ambientali e preparandosi per crescere nell’economia del futuro” afferma Paul Simpson, ceo del Cdp.

Sono oltre 8.400 le aziende che quest’anno hanno risposto al questionario e hanno sottoposto al Cdp i propri dati per essere valutate in maniera indipendente sulla base del suo metodo di punteggio. Le aziende ricevono un giudizio da A a D che prende in considerazione la completezza della rendicontazione, la sensibilità verso i rischi ambientali e la loro gestione, nonché l’adozione di best practice associate a leadership ambientale, inclusa la definizione di target ambiziosi e significativi. Alle aziende che non predispongono la rendicontazione o forniscono dati insufficienti viene assegnata una F.

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