'Collega calabrese li pubblicizza come fossero da banco, anche noi siamo farmacisti ma non possiamo neanche averli nel cassetto'
"Sul profilo Facebook di una farmacia in provincia di Cosenza è comparso, in occasione delle vacanze estive, un video che non può passare sotto silenzio. Una dottoressa, la cui qualifica si evince dal caduceo appuntato sul camice, con occhiali da sole e borsa da mare, consiglia quali farmaci mettere in valigia per crearsi un kit per le vacanze. Fin qui tutto bene, ma nel video in particolare la farmacista consiglia e raccomanda con candore disarmante una serie di farmaci per i quali esiste l'obbligo di prescrizione del medico". Lo denunciano, in una nota, diverse associazioni di parafarmacie, che si chiedono in proposito "perchè un farmacista in parafarmacia non può tenere nemmeno nel cassetto una Tachipirina o un antibiotico ecc., e questa collega in farmacia fa tranquillamente un video in cui li consiglia e li raccomanda come kit-vacanze?".
Secondo il Movimento nazionale liberi farmacisti (Mnlf), la Federazione farmacisti e disabilità Onlus, la Federazione nazionale parafarmacie italiane, la Confederazione unitaria libere parafarmacie italiane e l'Unione nazionale farmacisti titolari di sola farmacia, si tratta di "gravi violazioni dell'etica professionale da parte della farmacia" calabrese in questione. La farmacista nel video mostra e consiglia farmaci da mettere in valigia quali: "Tachipirina mille, Augmentin, Bentelan, Robilas, Plasil, Monuril, insieme ad altri da banco e da consiglio, come se fossero tutti sullo stesso piano, legale e non solo. Tali farmaci, tra cui antibiotici e perfino cortisonici, per precauzioni d'uso, ambizioni terapeutiche, controindicazioni o effetti collaterali - si legge nella nota - vanno assunti solo se prescritti dal medico e sicuramente con maggiore prudenza e consapevolezza di quella suggerita dal video, in cui si compone allegramente un kit per le vacanze. Un video pericoloso per la salute dei cittadini - ammoniscono - che induce a pensare ad un facile consumo di questi medicinali".
Nel chiedersi perché "un farmacista in parafarmacia non possa neanche tenere nel cassetto" alcuni dei farmaci citati, le associazioni ricordano che "le parafarmacie sono esercizi commerciali, ad oggi più di 6.000, nati nel 2006 col decreto Bersani", in cui "vi è sempre presente per obbligo di legge un farmacista. Si distinguono dalle farmacie perché in parafarmacia è ancora vietato detenere e dispensare proprio i farmaci con obbligo di ricetta, per un percorso legislativo rimasto incompiuto e fortissimi ostacoli lobbistici. La legge vale solo per i farmacisti delle parafarmacie?", è la domanda.