Da giovedì 18 a sabato 20 maggio, gli esperti internazionali si incontrano a 'Endograft'. Al centro del congresso, le nuove frontiere degli interventi, delle protesi e dei materiali, tra tecniche endovascolari innovative e device di ultima generazione. Obiettivo, operazioni sempre più mininvasive e minori rischi di complicazioni post-operatorie
Roma capitale internazionale, per tre giorni, delle innovazioni tecnologiche in chirurgia vascolare. Nelle Corsie Sistine del complesso monumentale di Santo Spirito in Sassia, considerato il più antico d'Europa, si terrà da giovedì 18 a sabato 20 maggio 'Endograft', convegno internazionale sulle nuove tecniche di chirurgia endovascolare, giunto alla seconda edizione. Course director è il professor Nicola Mangialardi, direttore della Uoc di Chirurgia vascolare dell'ospedale San Camillo-Forlanini di Roma.
Al centro di 'Endograft' le nuove frontiere degli interventi, delle protesi e dei materiali nel campo della chirurgia vascolare, tra tecniche endovascolari innovative e device di ultima generazione - sottolineano gli organizzatori in una nota - per raggiungere nuovi livelli di mini-invasività e ridurre i rischi di complicazioni nel post-operatorio.
Il convegno rappresenterà un'occasione di incontro e confronto tra chirurghi di diversi Paesi di tutto il globo per condividere esperienze e nuove tecniche. E per misurarsi a livello internazionale sull'innovazione tecnologica applicata alla chirurgia vascolare. Tante le novità sotto i riflettori, tra cui numerosi interventi presentati come 'live in the box' e la realtà virtuale applicata alla chirurgia vascolare. Il metaverso è ormai sempre più utilizzato anche in medicina e chirurgia e le sue applicazioni coinvolgono almeno tre campi: formazione, simulazione degli interventi, con potenziali vantaggi per i chirurghi, che possono esercitarsi virtualmente prima di mettere le mani su un paziente nella realtà, e condivisione del caso clinico per la pianificazione della migliore strategia chirurgica.