“Dopo l’approvazione del Testo unico Malattie rare è fondamentale intervenire subito, attraverso il decreto fiscale e la legge di bilancio, per apportare alcune importanti modifiche alla legge stessa, per quanto riguarda i farmaci di fascia C e i Livelli essenziali di assistenza (Lea)". Così Fortunato Nicoletti, vicepresidente Nessuno è escluso- Odv, intervenendo questa mattina alla tavola rotonda “Testo Unico sulle Malattie rare: novità e prospettive future”, che si è tenuta all’interno della VI Edizione dell’Orphan Drug Day – organizzato da Osservatorio malattie rare con il contributo non condizionato di Chiesi Global Rare Diseases Italia, Janssen, Kyowa Kirin, Ptc Therapeutics, Recordati Rare Diseases, Sanofi Genzyme, Takeda e Vertex .
“Nel Testo Unico sono inseriti i farmaci di Fascia A e H – afferma Nicoletti – ma non i farmaci di fascia C. Questi ultimi, però, non sono ritenuti indispensabili per la cura delle malattie rare e, di conseguenza, non sono inseriti nella norma. Tutto questo rappresenta un importante problema: i farmaci di fascia A e H sono “mirati” per la cura di determinate malattie rare. Ma noi sappiamo benissimo che la maggior parte delle malattie rare non ha una cura specifica, e quindi molto spesso per mantenere uno stato fisiopatologico accettabile i pazienti hanno bisogno anche dei farmaci di fascia C che, invece, non possono essere erogati. Potrebbero essere erogati - come dice il Testo unico - da quelle Regioni che non sono sottoposte a Piani di Rientro, seppure con una procedura burocratica complicatissima".
Un emendamento che stabilisca che i farmaci di Fascia C vengano equiparati ai farmaci di fascia A e H “sarebbe non solo auspicabile ma assolutamente giusto ed equo", sottolinea Nicoletti che aggiunge: “Un’altra modifica da fare, e che riguarda sempre l’articolo 4 del Testo unico, interessa il comma 5, sui cosiddetti Lea: sappiamo che i Lea sono stati aggiornati l’ultima volta con il Dpcm 12 gennaio 2017 nel 2017. Sono passati 5 anni, crediamo sia il momento di rivederli, non solo perché fondamentali, ma perché ad oggi c’è disparità di assistenza tra le varie Regioni".
Per Nicoletti, il Testo unico "non deve accorciare ma annullare le distanze tra le Regioni perché le distanze sono talmente ampie che per colmare solo una parte di questo divario serve tempo, ma così i bambini e le persone con malattie rare muoiono perché non hanno una diagnosi né una cura", conclude il vicepresidente di Nessuno è escluso-Odv.