Sindrome ipereosinofila: il Ready to HES 2024, ospitato a Torino, si pone l’obiettivo ambizioso di differenziare e inquadrare correttamente la malattia, offrendo un modello di approccio metodologico per la raccolta di esperienze cliniche a livello nazionale. "Oggi abbiamo a disposizione un anticorpo che agisce nei confronti dell'interleuchina 5, che è un po' il fattore che determina la crescita degli eosinofili – afferma la dott.ssa Cristina Papayannidis, Dirigente medico dell’IRCCS A.O.U. di Bologna - Istituto di Ematologia Seràgnoli – Questo anticorpo ha la capacità di modificare e migliorare i sintomi che questi pazienti possono presentare, di conseguenza ne migliora la qualità di vita".