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'Financial Toxicity', anche l'Italia fa i conti con i costi delle nuove terapie anti-cancro

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22 giugno 2016 | 17.20
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Financial Toxicity: il termine coniato negli Stati Uniti in campo sanitario, ben si addice all'oncologia, che sempre più negli ultimi anni fa i conti con i costi delle nuove terapie anti-cancro. Nei primi sei mesi del 2015 i farmaci neoplastici e immunomodulatori hanno rappresentato la prima categoria terapeutica a maggior spesa pubblica, pari a quasi 3,2 miliardi di euro (52,2 euro pro capite). E l'impatto è destinato a crescere con la nuova, promettente arma rappresentata dall'immunoterapia contro il cancro del polmone, il protagonista di Ciot2016, la Conferenza internazionale di oncologia toracica a Napoli dal 23 al 25 giugno, organizzata dall'Aiot (Associazione italiana di oncologia toracica) e giunta alla sua quinta edizione.

"Oggi abbiamo diverse molecole in fasi diverse di studio - spiega Cesare Gridelli, presidente dell’Aiot e di Ciot2016 - Di queste, una sola è disponibile in Italia e viene già prescritta (nivolumab), ma la possiamo utilizzare solo per la il tumore del polmone a cellule squamose. Per l’altra forma, quella a cellule non squamose, stiamo aspettando la contrattazione ministeriale del prezzo per ottenere la rimborsabilità e, quindi, il via libera all’utilizzo negli ospedali".

La società scientifica sta pensando, intanto, se appellarsi o meno "alla 648 (come già fatto con successo da Aiot per il carcinoma squamoso), la legge che ci permette in questa fase di attingere a un fondo speciale, in modo da garantire il farmaco a chi ha la forma a cellule non squamose a carico del Ssn in attesa della rimborsabilità. Non l'abbiamo ancora fatto perché in questo caso si tratta di un'estensione di indicazione, dal momento che la molecola è già approvato e il prezzo è stato definito. La questione potrebbe, quindi, sbloccarsi in tempi rapidi" anche per la forma tumorale al momento 'non coperta'.

"I costi dell’immunoterapia sono di circa 6-7 mila euro di trattamento al mese per singolo paziente - aggiunge Filippo de Marinis, Past President Aiot e componente del Comitato organizzatore di Ciot2016 - Ci si chiede, dunque, se nel nostro Paese abbiamo la possibilità di sostenere queste cifre per un alto numero di pazienti come i malati di tumore polmonare. Ricordiamoci che non esiste un budget, nazionale, regionale, ospedaliero, che sia stato modificato in questi ultimi due anni in ragione dei costi delle molecole innovative".

Per la prima volta nel 2014, i farmaci antineoplastici e immunomodulatori (per tutti i tipi di tumore) si sono collocati al secondo posto in graduatoria tra le categorie terapeutiche a maggior spesa farmaceutica complessiva, 3.934 milioni di euro.

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