Il mondo è diventato più piccolo. "Viaggi e commerci si sono moltiplicati in pochi anni, come pure la diffusione delle malattie esotiche. Solo da noi, allo Spallanzani, negli ultimi 4 mesi abbiamo valutato quasi 700 pazienti - 689 per la precisione - con una febbre misteriosa al rientro da un viaggio". Lo spiega all'Adnkronos Salute Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell'Istituto per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma, che aggiunge: "Dal 21 dicembre al 30 aprile scorso, un periodo 'caldo' per questo tipo di spostamenti, abbiamo visitato tanti viaggiatori al rientro dall'estero con una febbre di origine misteriosa. Complice l'allarme Zika, anche persone che avrebbero sottovalutato i propri disturbi hanno optato per un controllo".
Dunque le visite sono aumentate. "Se in questi casi il 20-30% è malaria, nel 10% si aggiungono sintomi intestinali e nel 10% respiratori. A volte queste febbri misteriose sono facilmente interpretabili, altre volte la cosa è più complessa. E legata alla valutazione dei rischi pre-viaggio". Così allo Spallanzani sono stati identificati e curati "15 pazienti con Zika, altrettanti con Chikungunya e 30 con Dengue".
Se è bene non sottovalutare i sintomi al rientro da un viaggio esotico, per l'esperto "la cosa fondamentale però è proteggersi. Con la profilassi e le vaccinazioni consigliate in base alla meta, ma anche contro un'insidia piccola e sottovalutata come le zanzare, possibile vettore di numerose infezioni. E' bene utilizzare i repellenti - conclude - anche in casa. E anche in Italia".