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Sospeso per conflitto d'interessi il presidente dell'Aifa, che si difende: "Estraneo ai fatti"

In corso istruttoria del ministero della Salute

Sergio Pecorelli
Sergio Pecorelli
27 novembre 2015 | 11.41
LETTURA: 3 minuti

Bufera ai vertici dell'Agenzia italiana del farmaco, per la sospensione del presidente Sergio Pecorelli per conflitto d'interessi. Al ministero della Salute è in corso un'istruttoria in base alla quale il ministro Beatrice Lorenzin dovrà decidere se rimuovere dall'incarico Pecorelli.

Il provvedimento di sospensione scaturisce da una delibera firmata dal direttore generale dell'ente regolatorio, Luca Pani, che, a quanto si apprende, ha impedito a Pecorelli di presiedere il consiglio di amministrazione di mercoledì scorso. Sempre a quanto si apprende, è attesa a breve la decisione del ministro Lorenzin che, a margine dell'inaugurazione dell'anno accademico dell'universita' Cattolica di Roma, precisa: "Abbiamo rilevato il conflitto d'interesse dall'interno, attraverso le commissioni costituite per questo. Ci sono gli uffici legali che stanno valutando il caso, appena avremo le carte mi esprimerò".

"Sono stupito ed estraneo" a ciò che viene contestato. "Tutte le documentazioni saranno analizzate nelle sedi competenti, io per ora sono solo uno spettatore di quanto accaduto: mi ha raggiunto uno tsunami", si difende Pecorelli, presidente dell'Aifa dal 2006, che non ha presentato le dimissioni. "E' stato scritto, ma si deve dimettere solo chi si sente colpevole".

Pecorelli respinge al mittente le accuse di "un presunto conflitto di interessi, che renderebbe incompatibile la mia carica in Aifa. Ciò che è stato pubblicato oltre a non essere vero, è diffamatorio e lede la mia onorabilità. Le notizie sono inesatte anche nelle parti più semplici che rendono evidente l'inaccuratezza con cui sono state verificate le fonti. Ancora più falsa l'attribuzione di un conflitto legato alla società Principia Sgr con cui non ho mai sottoscritto contratti e da cui non ho mai percepito compensi di alcun tipo e che, peraltro, non opera nella farmaceutica. Ora, essendo false le notizie diffuse su di me, a ristabilire la verità dei fatti ci penseranno le sedi competenti cui ricorrerò".

La motivazione della sospensione resta però l'ipotesi di un conflitto di interessi nelle attività del presidente Aifa, un tema sul quale l'Agenzia si è dotata già dal 2012 di una normativa che riguarda tutti coloro che vi lavorano o collaborano, inclusi i componenti degli organi decisionali, di controllo e consultivi, per assicurarne il massimo livello di imparzialità. I requisiti previsti dal Regolamento Aifa fissano paletti più rigidi per i componenti degli organi decisionali e di controllo (Consiglio di amministrazione, Collegio dei revisori dei conti e organismo indipendente di valutazione) rispetto agli organi consultivi (Commissione tecnico scientifica e Comitato prezzi e rimborso).

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