“La psoriasi è molto impattante. È necessario che oggi un paziente possa e debba avere un trattamento per riprendersi la propria vita. I farmaci che abbassano il burden infiammatorio, inoltre, aiutano a ridurre i rischi di comorbilità associate. Questa nuova molecola (deucravacitinib) può aiutare i pazienti a riprendersi la loro vita, perché spesso a causa della psoriasi evitano le relazioni sociali". Lo afferma Maria Concetta Fargnoli, professoressa di Dermatologia presso l’università dell’Aquila (UnivAq) e vicepresidente di Sidemast (Società italiana di dermatologia e delle malattie sessualmente trasmesse) durante la conferenza stampa organizzata da Bristol Myers Squibb per annunciare il via libera di Aifa alla rimborsabilità di deucravacitinib per il trattamento della psoriasi da moderata a severa.