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Capelli 'grigio lockdown'? Arriva la melanina sintetica

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29 aprile 2020 | 18.17
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Chiome 'grigio lockdown', ormai da settimane orfane di parrucchiere per via delle restrizioni che ancora proseguono nello sforzo di controllare i contagi da nuovo coronavirus. Non è sicuramente l'effetto più drammatico della pandemia di Covid-19, ma il problema affligge la maggior parte delle quarantenate d'Italia e non solo. E se alcune si rassegnano e aspettano di poter tornare nel salone di fiducia, altre si accaniscono con le tinture fai da te. Colorazioni che a volte, se usate troppo spesso, così come quelle professionali quando se ne abusa, possono comportare "rischi per la salute derivanti da componenti potenzialmente pericolosi". L'avvertimento arriva da un team della Northwestern University, che sta lavorando a una tinta 'dolce' a base di melanina sintetica.

Il lavoro, firmato da Claudia Battistella, Nathan Gianneschi e colleghi dell'ateneo Usa, è pubblicato su 'Acs Central Science', rivista dell'American Chemical Society. Gli autori hanno sviluppato un processo 'soft' per colorare ciuffi bianchi e ricrescite con una versione sintetica della melanina, il pigmento naturale che regala ai capelli le loro diverse sfumature. Con l'avanzare dell'età la melanina viene a mancare, e con lei il colore di una volta. La maggior parte delle tinture - spiegano gli studiosi - utilizzano ammoniaca, perossido di idrogeno, coloranti e altri ingredienti che penetrano attraverso la cuticola dei capelli depositando la tinta. "Oltre a poter danneggiare, alla lunga, il capello - sottolineano i ricercatori - queste sostanze aggressive possono causare reazioni allergiche e altri problemi sia ai clienti che ai parrucchieri".

Di recente gli scienziati hanno esplorato l'uso di melanina sintetica, ma il processo di colorazione richiedeva concentrazioni relativamente alte di metalli pesanti potenzialmente tossici come rame e ferro, e potenti ossidanti. L'équipe statunitense ha quindi cercato di trovare una procedura più delicata e sicura, sempre a base di melanina sintetica, ma comunque in grado di garantire un effetto duraturo e naturale. Dopo diversi tentativi, i ricercatori hanno scoperto che potevano sostituire le sostanze dannose utilizzate in precedenza con un lieve calore e una piccola quantità di idrossido d'ammonio, ottenendo tonalità più scure, rosse o dorate a seconda della concentrazione di quest'ultimo.

"Nel complesso - riferiscono gli studiosi - le condizioni impiegate erano simili o più 'gentili' rispetto a quelle delle colorazioni disponibili in commercio". Con la differenza che "questa tinta, dall'aspetto naturale, si deposita sulla superficie dei capelli invece di penetrare nella loro cuticola, con minori probabilità di causare danni". Non male anche la durata: "Il colore si è mantenuto per almeno 18 lavaggi".

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