cerca CERCA
Venerdì 27 Dicembre 2024
Aggiornato: 15:05
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Alopecia per 4 mln donne, dermatologi in prima linea con terapie innovative

Alopecia per 4 mln donne, dermatologi in prima linea con terapie innovative
14 giugno 2023 | 15.10
LETTURA: 3 minuti

Le patologie del cuoio capelluto mettono in crisi anche le donne, soprattutto in menopausa. L’alopecia androgenetica, cioè la progressiva perdita dei capelli, generalmente collegata nell’immaginario collettivo al sesso maschile, oggi è molto diffusa anche tra il sesso femminile. Le italiane che ne soffrono - con pesantissime ripercussioni psicologiche - sono quasi 4 milioni, circa il 13% della popolazione femminile.

E le novità terapeutiche, tra cui i farmaci biologici, nella cura delle varie forme di alopecia - una delle più comuni malattie autoimmuni che interessa il 2% della popolazione generale (1 paziente su 85) in particolare giovani entro i 30 anni – sono tra le principali tematiche al centro del 97esimo congresso della Società italiana di dermatologia e malattie sessualmente trasmesse (Sidemast), in corso a Napoli. Un’occasione per ribadire il ruolo chiave del dermatologo nella gestione delle patologie di unghie e capelli. “È un settore esistente da sempre in medicina - spiega Giuseppe Argenziano, presidente Sidemast - che però oggi ha bisogno di essere consolidato e associato alla figura dello specialista in dermatologia, soprattutto in onore delle tantissime novità terapeutiche”.

Sotto i riflettori della kermesse napoletana le nuove tecniche diagnostiche non invasive per lo studio delle patologie del cuoio capelluto e le terapie innovative di medicina rigenerativa per l’alopecia androgenetica e per la caduta di capelli stagionale o legata a fattori scatenanti (parto, diete, interventi chirurgici e infezioni come il Covid).

Grazie alla videodermatoscopia e alla microscopia confocale - si legge in una nota - oggi è possibile offrire una diagnosi specifica ai pazienti per garantire loro terapie personalizzate. Ma il congresso dedica focus anche alle tossicità dermatologiche legate alle oncoterapie, per approfondire e aggiornare le cure contro l’alopecia dei pazienti oncologici. Grande attenzione è dedicata infine alla medicina rigenerativa per il trattamento della calvizie e del telogen effluvium di varia natura e post-Covid, tecniche che rappresentano l’ultima frontiera della dermatologia: stimolano, a seconda del procedimento, il follicolo favorendo un aumento della densità e del numero dei capelli e riducendone in modo significativo la caduta.

L’alopecia areata colpisce circa il 2% della popolazione, 147 milioni di persone nel mondo. Considerata ancora un tabù, crea gravi disagi a chi ne è affetto. Può presentarsi in varie forme e diversi livelli di gravità, da una a più chiazze completamente prive di capelli fino alla caduta di tutti i capelli e dei peli del corpo. “Si tratta di una malattia autoimmune che interessa potenzialmente tutti i follicoli piliferi presenti sul tegumento cutaneo - afferma Bianca Maria Piraccini, professoressa ordinaria e direttrice dell’Unità complessa Dermatologia Alma Mater Studiorum Università di Bologna e responsabile scientifico del Corso Sidemast “Terapie innovative in tricologia” - esitando così in alopecia totale ed universale, che consistono nella perdita di tutti i capelli ed i peli del soma, con grave disagio psicologico. Pertanto, in tale patologia si associano sia alterazioni immunitarie sia, nel 75% dei pazienti, dei gravi disturbi psicologici”.

La comparsa dell’alopecia androgenetica è dovuta a una ipersensibilità dei follicoli piliferi agli ormoni androgeni o a disturbi dell’equilibrio ormonale, in particolare alla variazione del livello degli estrogeni e degli androgeni. Per questo si manifesta soprattutto in menopausa - quando si abbassa il livello degli estrogeni - ma può fare il suo esordio anche in altre fasce di età. “L’alopecia androgenetica può spaventare, soprattutto una donna – conclude Mariateresa Cantelli, membro della Sidemast e ricercatrice dell’Università Federico II di Napoli dove è responsabile dell’ambulatorio di Tricologia - e può avere un impatto psicologico anche molto importante. Nella donna può essere curata e contrastata con una terapia ad hoc. Esistono poi diverse tecniche innovative che possono stimolare i capelli in accompagnamento alle terapie sistemiche e supportare l’attivazione del follicolo pilo-sebaceo e la ricrescita dei capelli”.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza