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Allattamento e Olimpiadi 2024: un passo avanti per le atlete madri

Essere un’atleta mamma può rappresentare una grande sfida nel mondo dello sport e dei Giochi olimpici. Le Olimpiadi di Tokyo 2020 hanno segnato un momento cruciale nel campo della genitorialità nello sport, ma è con Parigi 2024 che c’è la vera svolta. Poco fuori dal perimetro del Villaggio Olimpico, quattro anni fa, c’era una stanza

Allattamento e Olimpiadi 2024: un passo avanti per le atlete madri
29 luglio 2024 | 16.31
LETTURA: 3 minuti

Essere un’atleta mamma può rappresentare una grande sfida nel mondo dello sport e dei Giochi olimpici. Le Olimpiadi di Tokyo 2020 hanno segnato un momento cruciale nel campo della genitorialità nello sport, ma è con Parigi 2024 che c’è la vera svolta.

Poco fuori dal perimetro del Villaggio Olimpico, quattro anni fa, c’era una stanza speciale all’interno della quale gli atleti con bambini piccoli potevano prendersi cura dei loro neonati. Tuttavia, le restrizioni dovute al contenimento della pandemia da Covid-19 hanno rappresentato, in quell’occasione, un limite per i più piccoli e gli assistenti che non potevano accedere al Villaggio Olimpico. Questo ha reso difficile per gli atleti andare a trovare i loro figli, se mai fossero stati autorizzati a viaggiare con loro.

Ma le Olimpiadi di Parigi 2024 sono diverse. Gli atleti e le atlete hanno manifestato il proprio entusiasmo per il Village Nursery, una struttura del Villaggio olimpico: il primo asilo nido per genitori atleti olimpici e paralimpici.

L’iniziativa è stata lanciata dalla Commissione Atleti del Comitato Olimpico Internazionale in collaborazione con il CIO e il Comitato Organizzativo di Parigi 2024 e con il partner P&G.

Come funziona il Village Nursery a Parigi

Gli atleti possono prenotare appuntamenti privati o condivisi presso la struttura, nel cuore del Village Plaza, che può ospitare fino a sei membri della famiglia. Qui, hanno accesso a spazi privati per l’allattamento, un lounge per la famiglia con la quale trascorrere il proprio tempo libero e un fasciatoio dedicato ai neonati.

Il progetto rientra nella partnership con P&G che ha così contribuito a soddisfare le esigenze quotidiane di circa 22.250 atleti e del personale del Villaggio Olimpico e Paralimpico, offrendo il supporto di un asilo nido all’interno del Villaggio Olimpico: “un ambiente confortevole e pratico per i genitori atleti per trascorrere del tempo con i loro neonati e bambini piccoli durante i Giochi. Con il supporto del marchio Pampers, marchio di Fater (Jv tra P&G e Angelini), l’asilo nido del Villaggio Olimpico offrirà l’accesso a pannolini e salviette di alta qualità, fornendo anche uno spazio per il gioco e il legame familiare”, si legge in una nota.

L’asilo nido, che rientra nell’impegno costante del CIO e della Commissione Atleti del CIO per garantire che gli atleti genitori siano accuditi e supportati durante i Giochi, è situato in una posizione comoda nell’area non residenziale dell’Olympic Village Plaza e è aperto tutti i giorni dalle 9:00 alle 21:00.

Genitorialità e sport

“Molti atleti stanno cercando di bilanciare la loro carriera sportiva con la famiglia. So cosa si prova perché ho gareggiato ai Giochi olimpici invernali del 2014 come madre con un bambino piccolo”, ha affermato Emma Terho, presidente della Commissione atleti del CIO.

“La gravidanza e la maternità – ha aggiunto – non devono necessariamente significare la fine della carriera per le atlete. Sono molto grata per il forte supporto di P&G fin dal primo giorno in cui la nostra Commissione ha avanzato la proposta. È molto utile sia per i genitori che per i neonati poter trascorrere del tempo insieme, soprattutto in un momento così importante nella vita sportiva di un’atleta. Questo asilo nido consente che ciò accada, offrendo anche alle atlete l’opportunità di concentrarsi sui Giochi”.

Secondo Laura Kenny, cinque volte medaglia d’oro olimpica nel ciclismo, il cui figlio aveva solo tre anni quando ha gareggiato alle Olimpiadi di Tokyo 2020, l’asilo nido del Village fornisce ai genitori atleti una risorsa preziosa durante i Giochi: “È incredibile vedere i marchi P&G riconoscere ciò che più conta per gli atleti e sostenerli durante i Giochi Olimpici e Paralimpici in modi significativi”, ha affermato. “Per gli atleti che devono anche destreggiarsi tra il ruolo di genitori, entrare in contatto con i propri bambini in uno spazio accessibile come l’asilo nido supportato da Pampers sarà una risorsa straordinaria, che fornirà un prezioso supporto agli atleti olimpici e paralimpici durante i Giochi”, ha concluso.

L’asilo nido è l’ultimo passo di una lunga e storica “battaglia” degli atleti neogenitori e delle mamme e sportive che allattano nel periodo dei Giochi olimpici.

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