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Chi è Savoini, il leghista 'putiniano'

54 anni, nel Carroccio dai primi anni '90, è il presidente dell'associazione culturale Lombardia-Russia, finito al centro dell'audio diffuso da Buzzfeed

(Fotogramma)
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11 luglio 2019 | 09.58
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di Federica Mochi

Il russo non lo parla ma a Mosca è l'uomo della Lega. 54 anni, nel Carroccio dai primi anni '90, Gianluca Savoini è il presidente dell'associazione culturale Lombardia-Russia, finito al centro dell'audio diffuso da Buzzfeed e registrato all'hotel Metropol di Mosca tra esponenti della Lega e una delegazione russa, nel quale si negozierebbe un piano di finanziamento alla Lega tramite il petrolio russo.

Nato ad Alassio, sposato con la russa Irina, un figlio, Savoini è un leghista della prima ora. Ex fedelissimo di Bossi e poi di Maroni, si è laureato in scienze politiche all'Università di Milano. Giornalista professionista, ha iniziato a collaborare giovanissimo al 'Corriere Mercantile' di Genova per poi collaborare con diverse testate, tra le quali 'Il Giornale' 'L'Indipendente', 'Italia settimanale' e 'La Padania'. Nel 2006 diventa direttore della struttura stampa del Consiglio regionale della Lombardia e poi dal 2003 al 2006 ricopre la carica di dirigente responsabile della comunicazione istituzionale con il ministro del Welfare.

Ex portavoce di Salvini, Savoini è stato l'artefice nel 2014 del viaggio del leader del Carroccio in Crimea e a Mosca. Onnipresente nella galassia leghista dal 1991, presiede l'associazione Lombardia-Russia, il cui presidente onorario è Alexey Komov, tra i relatori del congresso delle famiglie a Verona. Alcuni lo considerano il dominus dei rapporti tra il partito di via Bellerio e il Cremlino. Lui, però, si schermisce: "Non ho mai detto di essere un emissario della Lega" ha spiegato al 'Corriere della sera'.

Su Twitter, dove vanta appena 310 follower, oltre alla passione per Putin, Savoini non nasconde quella per la Juve e durante la visita di Putin a Roma ha raccontato, sempre via social, della cena governativa organizzata in onore del presidente russo alla quale ha preso parte. "Non ci sono mai stati fondi né soldi per la Lega da parte di nessuno di quelli citati da Buzzfeed - si è sfogato ieri Savoini con l'Adnkronos, nel pieno della bufera -. Tutte parole e blablabla, come peraltro ha appena detto Salvini".

Ed è stato lo stesso Salvini, in serata, a liquidare così la vicenda: "Io non so la gente con chi parla e perché parla. Io rispondo solo di quel che faccio io e del mio movimento... non abbiamo mai avuto un soldo" dalla Russia. "C'erano decine di imprenditori quei giorni - ha spiegato il leader leghista - non abbiamo mai chiesto nulla. Io vado a parlare di pace, accordi commerciali, immigrazione, agricoltura, non certo di petrolio".

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