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La Russa presidente del Senato: "Difenderò diritti maggioranza e opposizione"

"Proviamo a far partire insieme riforme, prima parte Costituzione intangibile"

La Russa presidente del Senato:
13 ottobre 2022 | 10.56
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"Ringrazio di cuore chi mi ha votato anche fuori dal centrodestra, sarò inflessibile nel difendere i diritti di maggioranza e opposizione". Sono le parole di Ignazio La Russa nel suo discorso dopo l'elezione a presidente del Senato. L'esponente di Fratelli d'Italia è stato eletto con 116 voti su 186 votanti e 187 presenti. "Il mio ringraziamento sincero va alla presidente di questa giornata, senatrice Segre, che non voglio chiamare presidente provvisoria, ma presidente morale. Non c'è una sola parola di quello che ha detto che non abbia meritato il mio applauso", ha affermato.

"Ho cominciato a fare politica nelle organizzazioni giovanili: l'ho fatta nei momenti duri, durissimi, della contestazione, della violenza, della resistenza al terrorismo. C'è una frase che mi ha ispirato su come comportarmi in quegli anni, quando l'immagine che oggi vediamo non solo non era possibile, ma non era neanche sognabile ed immaginabile. Era una frase di un Presidente della Repubblica italiana, di estrazione certamente non identica alla mia. Questo Presidente, che abbiamo apprezzato anche nelle sue esternazioni extrapolitiche (penso a quando abbiamo vinto i campionati del mondo di calcio), era Sandro Pertini e la frase era la seguente: 'Nella vita talvolta è necessario saper lottare non solo senza paura, ma anche senza speranza'. La lotta non avviene -aggiungo io- solo quando pensi di poter vincere, ma quando pensi che quell'occasione valga la pena di essere vissuta. Grazie a Sandro Pertini per questo insegnamento", ha detto.

"Lavoro significa anche riscatto per i giovani, per il Sud, per le periferie, per le città, piccole e grandi, che si stanno svuotando; il lavoro è la storia dell'Italia. E la nostra è storia di ingegno, di passione, di arte, di cultura; nel mondo la parola Italia è quella che più di ogni altra appassiona e innamora cittadini anche lontanissimi geograficamente dalla nostra Penisola. Il lavoro, poi, è una porta, non può diventare il burrone delle morti bianche che gridano vergogna, se possibile ancora più forte quando le vittime, come avvenuto di recente, sono studenti tirocinanti", ha proseguito.

"La nostra comunità nazionale ha sempre dimostrato di non essere seconda a nessuno anche in tema di solidarietà: nel campo del primo soccorso, della protezione civile, dell'assistenza sociale e scolastica, delle attività culturali e sportive; non dimentichiamolo. Non permettiamo mai che si possa immaginare che la solidarietà non è un primato italiano che vogliamo rivendicare a tutti i livelli", ha detto ancora.

"Anche in questa legislatura ci si aspetta e si cercherà di parlare di riforme. Non bisogna favoleggiare la possibilità che si faccia tutto e subito, ma soprattutto non bisogna temerle. Dobbiamo provare a realizzarle insieme. Al Senato della Repubblica può spettare il via, anche nei confronti dell'altra Camera, nella necessità di aggiornare non la prima parte della Costituzione, che è intangibile, ma la parte che merita più efficienza, più adeguatezza ai nostri tempi, più capacità di dare risposte ai cittadini, più capacità di appartenere alla volontà del popolo", ha affermato.

"Io credo -ha aggiunto- che questo Senato, in questa legislatura, potrà farlo: direttamente, con una legge che promuova una Costituente, oppure con una Bicamerale. Sono vari i modi, ma l'importante -come mi hanno insegnato fin da ragazzo- è che vi sia la volontà politica, che è la cosa fondamentale, di realizzare queste riforme. Se c'è quella volontà, le riforme passeranno".

"Mi ero preparato delle citazioni e frasi a effetto per concludere, ma poi ho pensato che non è giusto. Il mio è un compito di servizio: non devo cercare oggi applausi, parole roboanti e di captare la vostra benevolenza. Lo dovrò fare ogni giorno con i miei atti e con le scelte che dovrò compiere, che a volte piaceranno e altre volte no sia alla maggioranza, che all'opposizione. Non c'è bisogno, per concludere, di parole che suscitano un applauso, ma solo di una sincera promessa: cercherò con tutte le mie forze di essere il presidente di tutti. Ve lo giuro", le parole di La Russa.

La Russa, prima della votazione, aveva ringraziato Roberto Calderoli per il passo indietro sulla presidenza del Senato, definendolo "un gesto di grande generosità, come me e forse più di me aveva i titoli" per ambire alla presidenza di Palazzo Madama. Lo ringrazio per la scelta, che è politica, rinnovandogli la mia gratitudine e amicizia".

L’accordo raggiunto sul suo nome "è un segnale di grande compattezza del centrodestra", aveva detto prima della votazione a cui non ha partecipato quasi tutta Forza Italia. Mantenere la compattezza anche per la formazione del governo è il "nostro obiettivo, dimostrare che il centrodestra sa sempre trovare la sintesi".

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