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Abuso d'ufficio, si infiamma lo scontro Lega-M5S

Salvini: "Via burocrazia e vincoli, non possiamo bloccare tutto". Ma per Di Maio non se ne parla di abolire il reato: "Governo avanti a un patto: più lavoro e meno stronzate". Cantone: "No abolizione, sì a modifica"

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23 maggio 2019 | 08.02
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Abuso d'ufficio nuovo terreno di scontro tra Lega e M5S. Il Carroccio vuole abolire il reato, per i Cinque stelle non se ne parla. "Io voglio scommettere sulla buona fede degli italiani, degli imprenditori, degli artigiani, dei sindaci. Abbiamo una burocrazia e una paura di firmare atti, aprire cantieri sistemare scuole, ospedali. Assolutamente" dice il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, intervenendo a Radio Anch'io, trasmissione di Radiouno. "Io faccio quello che ritengo sia giusto per gli italiani, bisogna togliere burocrazia, togliere vincoli, fare, liberare - aggiunge - Se uno ruba e lo becco, lo metto in galera e se ruba da pubblico ufficiale si prende il doppio della pena ma non possiamo per presunzione di colpevolezza bloccare tutto".

Salvini parla anche della flat tax. "In Italia non chiedo mezza poltrona in più, c'è un contratto, ovviamente se la Lega sarà forte come tutti suppongono - afferma il titolare del Viminale - se la Lega sarà primo partito in Italia e io spero anche in Europa, avremo più forza per difendere gli interessi italiani e ovviamente le tematiche, di cui parlavamo, riduzione fiscale in primis", e quindi la flat tax, "saranno la priorità".

"Il M5S non permetterà mai di aumentare l'Iva per fare la flat tax perché questa è una presa in giro per gli italiani" avverte l'altro vicepremier, Luigi Di Maio, ma è sull'abuso d'ufficio che si infiamma lo scontro. Ieri il capo politico M5S è tornato sull'argomento: "Ho sentito dire che qualcuno vorrebbe abolire il reato. Io ringrazio tutti i sindaci d'Italia per il lavoro che fanno, ma se qualcuno pensa di poter aiutare qualche governatore abolendo il reato, allora troverà non un muro, ma un argine da parte del M5S". E oggi ha rincarato la dose con toni decisamente netti e un monito lanciato via social: "Sia chiara una cosa, per noi il governo va avanti, ma a un patto: più lavoro e meno stronzate!".

"Come si fa a dire che si vuole dare battaglia alla mafia e alla camorra con un decreto e poi subito dopo incitare all'abolizione del reato di abuso d'ufficio? Dov'è la logica?" chiede Di Maio rispondendo a Salvini che si è detto favorevole all'abolizione del reato. "È un reato - sottolinea il vicepremier M5S - in cui cade spesso chi amministra, è vero, ma se un sindaco agisce onestamente non ha nulla da temere. Non è togliendo un reato che sistemi le cose. Ma che soluzione è? Il prossimo passo quale sarà? Che per evitare di far dimettere un sottosegretario togliamo il reato di corruzione?". "Ieri ho sentito dire da qualcuno che questo reato" di abuso d'ufficio "lo si vuole abolire. È forse un modo per chiedere il voto ai condannati o per salvare qualche amico governatore da una condanna?", rimarca il leader M5S. "Ora, vedete come vanno le cose? Io dovrei stare zitto davanti a queste affermazioni? Dovrei stare zitto davanti a chi apre ai raccomandati, a chi chiude le porte al merito, a chi favorisce qualcuno solo perché ha avuto qualcosa in cambio? E poi ci lamentiamo dei cervelli in fuga e dei nostri ragazzi che devono espatriare per cercare un lavoro? Ma per favore...", attacca Di Maio, che aggiunge: "Il colmo è che, se parlo, qualcuno fa la vittima e dice che insultiamo; se non parlo però siamo conniventi. Ma di fronte a questa stupidaggine io non posso tacere. Chi l'ha detto stavolta ha toppato alla grande".

CANTONE - "Assolutamente contrario all’abolizione del reato d’abuso d’ufficio" si dice il presidente dell’Anac, Raffaele Cantone, "ma credo che sia opportuno pensare se ci sia uno spazio per una modifica". Un punto, questo, che trova “pienamente d’accordo" il ministro dell'Interno. "Bisogna modificare la norma sull’abuso d’ufficio per punire i veri colpevoli ma lasciare lavorare serenamente cittadini, sindaci, imprenditori e funzionari pubblici" dice Salvini.

Fonti della Lega sottolineano che criticità erano state già espresse anche dal premier Giuseppe Conte e dallo stesso presidente dell'Anac. In particolare, si fa riferimento a quanto riportato nel libro di Bruno Vespa 'Rivoluzione. Uomini e retroscena della Terza Repubblica', uscito a novembre del 2018, in cui il presidente del Consiglio diceva di aver dato priorità, fin dal suo insediamento, alla semplificazione burocratica. Rispondendo a una domanda su come pensava di affrontare il problema dell'abuso d'ufficio, Conte sottolineava la necessità "di approfondire un tavolo di lavoro con le procedure per valutare meglio se e in che termini riformare il reato di abuso d'ufficio". Ma a evidenziare la necessità di una modifica, dicono fonti della Lega, era stato anche Cantone, nel 2017, sottolineando lo "iato tra il numero di procedimenti aperti dalle procure per abuso d'ufficio e i fascicoli che effettivamente arrivano a una sentenza di condanna - diceva - La maggior parte delle inchieste si conclude con archiviazioni, proscioglimenti o assoluzioni. E' un'anomalia che può portare a una migliore definizione del reato".

"Sono d'accordo con Cantone e Conte: l'abuso d'ufficio va rivisto - afferma Salvini - Io voglio mettere in galera i ladri, ma voglio che sindaci, funzionari pubblici, presidenti e associazioni di volontariato possano lavorare tranquillamente. Di Maio dice che faranno muro? Lo dica al suo presidente del Consiglio, si mettano d'accordo".

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