La segretaria del Pd: "La discussione sulla riforma costituzionale non è una priorità del Paese. Le priorità sono lavoro, sanità pubblica, Pnrr, clima, giovani, casa"
"Non si tocca l'istituzione del Presidente della Repubblica, garanzia di stabilità anche nei momenti più difficili. In nessun modo siamo per ridimensionare la figura del presidente della Repubblica a favore di un uomo o una donna sola al comando". Così Elly Schlein, segretaria del Pd, al termine dell'incontro con la premier Giorgia Meloni. "Per noi questa discussione sulla riforma costituzionale non è una priorità del Paese. Le priorità sono quella del lavoro, della sanità pubblica, dell'attuazione del Pnrr, del clima, dei giovani, della casa".
"E' stato un confronto franco. Se l'obiettivo è rafforzare l'efficienza delle istituzioni, la stabilità e la rappresentata noi non ci sottraiamo. Esamineremo le proposte nel merito, senza pregiudizi. Su ciò che va nella direzione di migliorare, lo guarderemo con attenzione", ha detto la leader dem.
"Non possiamo dire che fino a qui il confronto ci sia stato, questo non può essere relegato a questo aspetto mentre procedono con forzature sull'autonomia differenziata e la riforma degli enti locali", ha proseguito. "Non crediamo si possa affrontare una discussione così rilevante e delicata sugli asseti istituzionali del Paese a compartimenti stagni. Abbiamo posto questo tema con forza all'esecutivo", ha affermato ancora.
Sono 6 le proposte avanzate dal Pd di cui ha parlato Schlein al termine dell'incontro. La prima "la riforma della legge elettorale" per ritrovare un rapporto di fiducia tra eletti ed elettori "superando innanzitutto le liste bloccate". La seconda è sul rafforzamento dei poteri del premier "guardando al modello tedesco" con la "sfiducia costruttiva che eviterebbe crisi al buio".
La terza questione "posta è la necessità di limitare la decretazione d'urgenza". Un altro tema è "il rafforzamento degli istituti referendari e delle leggi di iniziativa popolare su cui si dovrebbero prevedere l'obbligo di esame e anche abbassare il quorum con l'introduzion della possibilità di firmare anche in digitale". Altri temi, conclude Schlein, sono "l'attuazione piena dell'art. 49 e una legge sul conflitto d'interessi".