Il sottosegretario alla Cultura non passa in Lazio
L'elezione in Lombardia "è positiva, sono contento". Così all'Adnkronos il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi, candidato con Noi Moderati-Rinascimento alle regionali 2023 sia a Milano che a Roma. Nel capoluogo lombardo il critico d'arte ha incassato 873 preferenze, che gli bastano per entrare a Palazzo Pirelli come unico eletto della sua lista. Peggio in Lazio, dove "per il momento ai conteggi risulta che non eleggerà" nessun consigliere di Noi Moderati-Rinascimento Sgarbi.
"Ho cercato di portare in luce un'area politica che allarga il centrodestra, anche ai temi della cultura e della bellezza. Purtroppo io sono un solista e un tenore e l'orchestra non è mai in grado di...", dice Sgarbi, lasciando sospese le critiche, ma osservando che "si doveva fare più comunicazione, ma insomma - aggiunge rivolto già al prossimo obiettivo elettorale - la faremo per le Europee". Intano l'elezione in Lombardia "è un segnale positivo, che toglie dalla penombra il nostro gruppo".
Il sottosegretario ancora non ha deciso se accettare o meno il seggio a Palazzo Pirelli. "C'è tempo due mesi per decidere cosa fare. Intanto vengo alla prima riunione del Consiglio e poi vedrò", dice.
"Letizia Moratti ha fatto una sola cosa buona: prendere più voti di Renzi e Calenda", afferma poi Sgarbi. Una scelta "incomprensibile" quella di Moratti, "dopo una vita nel centrodestra, con tutti i ruoli possibili, di presidente Rai e di ministro" di "andare con due ex comunisti ex Pd. E' stato un grave errore. Doveva restare nel centrodestra", osserva.
Dalle regionali il critico d'arte trae anche un altro motivo di "grande soddisfazione: il fallimento del Movimento 5 Stelle, che va verso la dissoluzione".