Crisi di consenso e nessun candidato in corsa per la vittoria
Il Movimento 5 Stelle crolla in tutte le Regioni. Un risultato assai negativo, quello ottenuto dai pentastellati in occasione del voto del 20 e 21 settembre, soprattutto se confrontato con i dati della precedente tornata elettorale. Emblematico il responso delle urne in Veneto, dove il M5S supera di poco il 3%: alle ultime regionali, nel 2015, il Movimento fondato da Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio aveva ottenuto quasi il 12%.
In Liguria - unica Regione dove Pd e M5S si sono presentati nella stessa coalizione - i pentastellati crollano dal 24,84% del 2015 al 7,8% (la coalizione di Ferruccio Sansa si attesta complessivamente al 38,9%). Deludono anche in Toscana i grillini, con la candidata Irene Galletti ferma al 7%: più che dimezzati i voti racimolati nel 2015, quando l'allora candidato M5S raggiunse il 15%. Anche nelle Marche il pentastellato Gian Mario Mercorelli non va oltre il 7,1%: nella precedente tornata i grillini conquistarono quasi il 22% dei consensi nella stessa Regione.
In Campania il M5S sperava in un bottino più consistente del 9,9% portato a casa da Valeria Ciarambino, la stessa candidata che cinque anni prima toccò il 17,5%. La lista M5S sfiora il 10% in Puglia, dove il Movimento si è presentato con la sua candidata Antonella Laricchia rifiutando l'apparentamento con il centrosinistra: sempre Laricchia nel 2015 raccolse il 18,4% dei consensi.