Sul palco esponenti della società civile, costituzionalisti, esponenti del mondo della cultura e rappresentanti delle realtà organizzative. Cangini: "E' battaglia trasversale". Tortorella: "Parlamento è rappresentanza"
Una piazza eterogenea quella del No. Sardine, comitati e associazioni, che stanno portando avanti la battaglia contro il taglio dei parlamentari, hanno dato vita, a Roma, ad una manifestazione 'allargata'. In piazza Santi Apostoli si ritrovano tutte le anime del fronte del No. Della maggioranza, presenti tra gli altri il dem Matteo Orfini e il renziano Roberto Giachetti. E dell'opposizione, con Emma Bonino ancora una volta in prima fila per combattere l'ennesima battaglia. Ma anche l'azzurro Andrea Cangini, front man del No nel centrodestra.
Del mondo sindacale, spicca la presenza dell'ex segretaria generale della Cgil Susanna Camusso. Presente l'associazionismo, con la presidente dell'Arci Francesca Chiavacci che ha preso la parola dal palco, insieme a Andrea Pruiti Ciarello (Noi No), Marco Plutino (Democratici per il No). Tra gli interventi anche quello del professore di Diritto Costituzionale, Presidente del Comitato Nazionale per il No, Massimo Villone e Jasmine Cristallo, portavoce nazionale delle Sardine. Assente il leader del movimento, Mattia Santori, annunciata come 'guest star' della piazza. Un treno soppresso non gli consente di raggiungere la Capitale. Tra tanti volti nuovi, spunta un vecchio leone della politica: sul palco a dire No al taglio dei parlamentari sale anche Aldo Tortorella, storico dirigente del Pci.
"Sono qui per difendere le ragioni del no al referendum e l’onore della politica minacciata dalla demagogia del Movimento 5 Stelle. Non è una piazza solo della sinistra. Questa è una battaglia trasversale che accomuna più anime, direi una battaglia di principio". Lo dice all’Adnkronos il senatore di Forza Italia, del comitato per il no al referendum, Andrea Cangini, presente alla manifestazione.
"Avevo chiesto ai giovani di non farmi parlare, se no possono dire che vi siete affidati ad un vecchio. Sì, sono vecchio, ma quelli che hanno fatto questa trappola hanno messo in campo argomenti molti più vecchi di me. Questi personaggi vengono chiamati populisti erroneamente perché mi sembrano molto lontani dal popolo. Dobbiamo comunque essere sinceri: hanno sbagliato molto, troppo, quelli che hanno comandato in tutti questi anni. Io dico No a questo taglio perché il Parlamento è rappresentanza", spiega dal palco Aldo Tortorella partigiano ed ex presidente del Pci.
"Capisco la nausea del popolo che dice a certa politica di andare a casa ma questo taglio lineare mina solo la democrazia, la rappresentanza, la nostra Costituzione. Il Parlamento, e voglio che mi sentano tutti, non è un scatoletta di tonno, ma è alla base della rappresentanza. Quello che vogliono fare con questa riforma è annullare il pluralismo, pluralismo per il quale i nostri padri costituenti hanno lottato. Noi siamo qui, quindi, per dire no all’oligarchia che deriverà da questo referendum, siamo qui per dire basta. Ripeto: Così No!", spiega dal palco Jasmine Cristallo, portavoce nazionale delle Sardine.
Per il presidente di Libera Don Luigi Ciotti, che ha parlato attraverso un videomessaggio trasmesso durante la manifestazione, "una casa si costruisce dalle fondamenta, non dal tetto. Proprio per questo credo che bisogna dire No al referendum per il taglio dei parlamentari. E' difficile impegnarsi per una politica che sia bene comune ed è molto facile fare una politica improntata verso la ricerca del consenso. E' ora di ribellarsi e dire basta, votare No al referendum è un piccolo passo che noi cittadini possiamo compiere per la democrazia".