Bonomi: "Provvedimento è competitor quando offriamo lavoro". Todde: "Migliorabile ma essere poveri non è una colpa"
Sale la tensione tra Movimento 5 Stelle e Confindustria sul Reddito di cittadinanza. Il presidente degli industriali, Carlo Bonomi all'assemblea di Assolombarda a Milano ha puntato il dito contro il provvedimento-bandiera dei pentastellati affermando che "quando cerchiamo i giovani per dargli lavoro abbiamo un grande competitor che è il reddito di cittadinanza" e ribadendo le sue critiche anche alla politica dei "bonus".
Un "attacco" a cui risponde attraverso l'Adnkronos la vicepresidente del M5S e viceministra dello Sviluppo economico, Alessandra Todde: "Non lo condivido. Essere poveri nel nostro Paese non deve essere una colpa. Il reddito - afferma l'esponente pentastellata - può essere migliorato ma allo stesso tempo ha garantito in pandemia una base di supporto in un momento estremamente difficile". Per Todde "il reddito è una misura a sostegno della dignità delle persone ed è uno strumento a supporto dei cittadini più fragili. Spesso ci si dimentica che in Italia ci sono oltre due milioni di famiglie povere. Questo non significa che non dobbiamo migliorare l'accesso al lavoro per i percettori del reddito che non può diventare una scusa per rifiutare offerte congrue o non punire chi truffa".
La vicepresidente del M5S difende poi anche il "bonus psicologo": "Non voglio commentare le dichiarazioni di Bonomi su quanti bonus sono stati finanziati dagli ultimi cinque governi italiani, ma - insiste - credo che attaccare a testa bassa uno strumento pensato per la salute mentale degli italiani e soprattutto dei nostri giovani piegati dalla pandemia come il bonus psicologo sia sbagliato, scorretto, ingiusto e populista".