L'accordo sembra siglato, ma sul nodo disabili -al centro di un braccio di ferro M5S-Lega nel decreto su reddito di cittadinanza e quota 100 atteso in cdm giovedì- non sembrano esserci grosse novità. Nonostante il vicepremier Matteo Salvini abbia spiegato che "i soldi per i disabili ci sono, anzi c'erano già", fonti di governo grilline assicurano all'Adnkronos che la platea resta invariata: la misura interesserà 'solo' i 260mila disabili che vivono al di sotto della soglia di povertà. E stop. Perché i 5 Stelle sono convinti che il reddito di cittadinanza vada introdotto e previsto solo per chi ha un Isee al di sotto dei 9.360 euro e su questo punto non sono disposti a fare concessioni.
Per i disabili, viene spiegato, vengono comunque previste delle tutele in più nel provvedimento. Anzitutto, l'accesso al reddito viene svincolato dalla ricerca di lavoro e dalla trafila dei centri di impiego; chi ha un figlio disabile non sarà costretto ad accettare, dopo i 18 mesi, un lavoro che ricada in un raggio sopra i 250 km dalla propria abitazione per non perdere il sussidio e, in caso si decidesse comunque di non rinunciare alla proposta lavorativa 'fuori porta', si avrà diritto a un incentivo di un anno: 12 mesi di reddito di cittadinanza garantito.
Inoltre, viene spiegato, per i disabili si allenta il vincolo finanziario previsto: sul conto corrente, in caso di disabilità, si potranno avere più soldi rispetto all'asticella di 6.000 euro previsti per la platea degli aventi diritto: altri 5mila euro aggiuntivi. Ma chissà se queste tutele saranno sufficiente alla Lega per chiudere. Fonti di governo del Carroccio parlano infatti di un nuovo testo del decreto atteso domani e in cui la Lega spera di vedere accolte le proposte avanzate settimana scorsa per superare lo scoglio.