Il ministro della Pubblica amministrazione: "Abbiamo convenuto tutti di non dover arrivare a questo punto"
"Nel Consiglio dei ministri c'è stata condivisione su tutti i temi affrontati e in particolare in merito al provvedimento relativo ai rave party si è discusso sull'opportunità o meno di accedere anche a provvedimenti come le intercettazioni in una logica preventiva e abbiamo convenuto sul fatto che le intercettazioni, essendo uno strumento molto invasivo, vanno utilizzate con criterio e con riferimenti a reati gravi, come reati di Mafia". Ad affermarlo è Paolo Zangrillo, ministro della Pubblica amministrazione ai microfoni di Radio anch'io su Radio Uno Rai.
"Abbiamo convenuto tutti sul fatto che fosse opportuno non dover arrivare a questo punto" e che per quanto riguarda il tema dei rave party il problema "può essere gestito con strumenti meno straordinari".