ORE 10.07 - "Nordio fa professione di modestia: 'Non sono degno ma la proposta di FdI mi lusinga'. Nordio presidente non dispiacerebbe a tanti poliziotti italiani". Così, su Twitter, Franco Maccari, vice presidente di Fsp Polizia.
ORE 9.51 - “Il totonomi impazzirà in questi giorni, non aggiungerei altri elementi. Per esperienza i nomi che meno si fanno sono quelli che hanno più possibilità di essere eletti”. Così il presidente di Italia viva Ettore Rosato in un'intervista a "Il Piccolo".
“Candidato di Italia viva? Non c’è . L'elezione del capo dello Stato - aggiunge Rosato - non può essere la proposta di uno che piaccia più degli altri, ma è il punto di equilibrio tra oltre mille grandi elettori. Mai come stavolta dovrà essere una personalità capace di costruire un largo consenso".
ORE 9.38 - "Salvini ha davanti a sè quattro ipotesi diverse". Lo ha detto il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, intervenendo a Radio Leopolda sugli sviluppi possibili dopo la prima votazione per l'elezione del presidente della Repubblica. "La prima - ha spiegato Renzi - è insistere su un nome di centrodestra, anche contro un pezzo del Parlamento, sperando che passi, altrimenti fa la fine di Bersani. La seconda è cercare di fare un grande accordo con tutti su un nome fuori dal giro, un nome della società civile, che non è proprio il top".
"La terza ipotesi è che stia cercando di fare un accordo con i gialloverdi - in pratica con Conte - e la quarta ipotesi è andare su un 'usato sicuro'. Salvini non ha deciso cosa fare - ha detto ancora Renzi - ma siccome l'elezione del presidente della Repubblica equivale alle Olimpiadi, il mio suggerimento sommesso è di utilizzare le prossime 24-36 ore per far prevalere la politica. Se cercano gli 'effetti speciali' rischiano di fare la fine di Pierluigi Bersani".
"La mia impressione - ha concluso il leader di Iv - è che difficilmente andremo oltre la quinta votazione. Credo che l'Italia non possa restare appesa a lungo all'elezione del presidente della Repubblica".
ORE 9.29 - "C'era una strada seria e lineare per partiti che fanno parte di un governo di unità nazionale: definizione di un patto di legislatura ambizioso, decisione su Draghi al Governo o Quirinale, eventuale identificazione di una personalità istituzionale per Presidenza della Repubblica". Carlo Calenda, leader di Azione, si esprime così su Twitter.
"La verità è che per i partiti l’elezione è un’occasione per essere kingmaker. Un gioco di società che celebriamo come alta politica. Non lo è. Ieri Cartabia è stata votata da 9 grandi elettori. Terza nella votazione, ha totalizzato il doppio dei voti espressi dal nostro gruppo. Peccato per le tante grandi elettrici che parlano sempre di donne al vertice ma che poi non hanno trovato il coraggio di votare una donna che ha tutte le caratteristiche per andare al Quirinale. Potete stare certi che dal giorno dopo l’elezione scriveranno 'occasione mancata'", aggiunge.
ORE 9.17 - "Quello che avrebbe la carta per chiudere la partita, quello che ha l'asso in mano e deve scegliere quando calarlo è Matteo Salvini". Lo ha detto il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, intervenendo a Radio Leopolda sugli sviluppi possibili dopo la prima votazione per l'elezione del presidente della Repubblica.
ORE 9.03 - Nella partita del Quirinale "c'è un elemento in più del quale nessuno parla: la pressione geopolitica. Non ci stiamo rendendo conto che tra Russia e Ucraina, tra Russia e Nato, sta accadendo una cosa enorme. Mi stupisce che nessuno ponga l'attenzione su quello che sta accadendo a livello internazionale. Da due anni diciamo che l'Italia ha bisogno di un presidente europeista e atlantista... mi sembra strano che nessuno ne parli". Lo ha detto il leader di Iv, Matteo Renzi, intervenendo a Radio Leopolda sui risvolti della prima votazione per il presidente della Repubblica.
ORE 8.47 - A poche ore dalla seconda votazione per l'elezione del presidente della Repubblica, il leader della Lega Matteo Salvini vedrà i gruppi parlamentari e i delegati regionali del partito a partire dalle 10.
ORE 8.09 - "Da quello che percepisco, annusando l'aria del Parlamento, credo prevalga il parlamentarismo. A meno che non arrivi una bomba dai mercati, che però oggi mi sembrano più preoccupati dall'Ucraina. E credo che l'accoppiata Casini-Draghi sarebbe accettata dai mercati internazionali". E' la previsione fatta dall'ex ministro e parlamentare Dc, Clemente Mastella, in una intervista alla "Stampa".