Dopo la rimozione del figlio del governatore campano da vicecapogruppo dem alla Camera, la segretaria spiega: "Era giusto avere due vicari che non hanno votato me al congresso"
"Ci siamo impegnati a garantire il pluralismo nei gruppi e si è lavorato in questo senso". Così Elly Schlein commenta il 'caso' Piero De Luca, dopo la decisione di rimuovere il deputato da vicecapogruppo del Pd alla Camera. Nei gruppi parlamentari, sottolinea infatti la segretaria dem, "abbiamo due capi espressione della maggioranza, era giusto avere due vicari che non hanno votato me al congresso. Questo ha portato altre modifiche basate sul pluralismo, chi ha avuto risultati all’estero, chi con altre liste che si sono presentate con noi, in modo che tutti possano portare un contributo e essere valorizzati nel contributo che portano".
A commentare ieri la vicenda era stato Vincenzo De Luca, governatore della Campania e padre di Piero, in un post apparso come un velato riferimento alla neo segretaria del Partito democratico: "In politica, come nella vita, non c’è nulla di più volgare dei radical-chic senza chic", aveva scritto il presidente della Regione.