"Parole che ci avevano lasciato basiti e ritenevamo sorprendenti"
“Prendiamo atto della smentita del Comitato Alpino Italiano su parole che ci avevano lasciato basiti e ritenevamo sorprendenti. Auspichiamo che quanti si esprimeranno ufficialmente a nome del Cai ne abbiano la totale titolarità nel rispetto della sua stessa storia e di un lavoro centenario straordinario che non ammette di essere trascinato in campi come questi: il Cai non aveva nessun titolo per vietare la posa di nuove croci, non rientrava nei fini istituzionali dell’associazione assumere posizioni con una così forte valenza politica alla luce di una grande rilevanza storica e culturale: la nota del Presidente generale del Club alpino italiano Antonio Montani fa la giusta chiarezza. In assenza della smentita e nel quadro delle deleghe attribuiteci, ci saremmo prontamente mossi per valutare la possibilità di un confronto al Mase con i vertici dell’associazione”. Così il sottosegretario all’Ambiente e alla Sicurezza energetica Claudio Barbaro.