La leader di Fratelli d'Italia commenta il 'foglietto' con i giudizi del Cav su di lei: "A quell'elenco manca un punto". In giornata contatti con Cingolani sui dossier energetici
Come replica ai giudizi espressi da Silvio Berlusconi? "A quell'elenco mancava un punto, che non sono ricattabile''. Lasciando Montecitorio Giorgia Meloni risponde cosi al leader di Forza Italia che in un foglio aveva definito la presidente di Fratelli d'Italia 'supponente, prepotente, arrogante e offensiva'.
Dopo aver espresso soddisfazione per l'elezione in tempi rapidi dei presidenti di Senato e Camera, così come auspicato nei giorni scorsi, Meloni ha quindi lavorato per tutta la giornata "ai dossier urgenti che l'Italia si trova a dover affrontare", spiegano fonti di Fdi. "Avevamo promesso agli italiani di procedere a passi spediti. Ci siamo riusciti: ora continuiamo a lavorare con la stessa velocità per le altre scadenze", ha detto uscendo dall'Aula.
CONTATTI CON CINGOLANI SUI DOSSIER ENERGETICI
Dopo un breve saluto nel cortile della Camera con Matteo Salvini, Meloni ha passato la sua giornata negli uffici di Montecitorio, insieme ai suoi collaboratori. Tante le riunioni per affrontare i dossier più urgenti come la legge di bilancio, il caro energia e l'approvvigionamento energetico. Su questo ha avuto contatti in giornata con il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani. Tutti temi per i quali all'Italia serve "un governo autorevole" e su cui "non c'è tempo da perdere", come ha spiegato su Facebook. Intanto a chi le ha chiesto novità sulla composizione e la squadra di governo, Meloni ha ribadito che "per parlare del governo bisogna prima avere un incarico".
Quindi, replicando alle critiche di Enrico Letta sull'elezione di Lorenzo Fontana a presidente della Camera, Meloni sottolinea: "E' interessante questa sinistra che ci parla di rispetto delle istituzioni ma è un rispetto che vale solo se le rappresentano loro, è un'idea curiosa di democrazia che però abbiamo già sperimentato"."Agli esponenti di sinistra che stanno rilasciando dichiarazioni irrispettose verso i nuovi presidenti delle Camere, ricordo che le istituzioni vanno rispettate sempre e non solo quando sono loro espressione. Aggredirle in questo modo è un'offesa allo Stato e alla volontà popolare", ha scritto successivamente in un tweet.