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Maternità surrogata reato universale, ok Commissione Giustizia Senato

Via libera al disegno di legge che introduce il reato, testo pronto per l'Aula. Roccella: "Italia all'avanguardia sui diritti e contro lo sfruttamento di donne e infanzia"

Donna incinta -
Donna incinta - 123RF
03 luglio 2024 | 16.49
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Sì della Commissione Giustizia del Senato al disegno di legge che introduce il reato universale di maternità surrogata. La Commissione ha dato mandato alla relatrice di Fdi, Susanna Campione, a riferire in Aula. Nel corso della seduta di ieri era stato bocciato l'emendamento della Lega che prevedeva una ulteriore stretta.

"L'Italia si conferma una nazione all'avanguardia sul fronte dei diritti, contro le nuove forme di sfruttamento delle donne e dell'infanzia. Difendiamo il diritto dei bambini alle proprie origini, il diritto delle donne a non essere sfruttate e mercificate, la salvaguardia delle relazioni solidaristiche e gratuite su cui si fonda la coesione della nostra società". Così Eugenia Roccella, ministra per la Famiglia, la natalità e le pari opportunità, commenta l'approvazione in Commissione al Senato del disegno di legge sulla maternità surrogata.

"Con il via libera della commissione Giustizia del Senato al disegno di legge che introduce il reato universale di maternità surrogata, fortemente voluto da Fratelli d'Italia e da Giorgia Meloni, diciamo basta al business esecrabile di commercializzazione del corpo femminile e di bambini. Con questo provvedimento, che era stato già approvato alla Camera, volto ad arginare il turismo procreativo, condanniamo senza indugio alcuno tali pratiche, attraverso cui bambini e donne vengono trattati alla stregua di merci", le parole di Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera.

"Sappiamo bene purtroppo il ricorso ad esse sia in vertiginoso aumento, diventando un vero e proprio giro d'affari legale, in tutto il mondo, mentre in Italia questo commercio è fortunatamente bandito. Ed è proprio da qui che è nata l'esigenza, sempre più avvertita in ambito nazionale ed internazionale, di condannare la diffusione di tali riprovevoli pratiche. Il provvedimento, che dovrà ora essere calendarizzato, è il risultato di una battaglia di civiltà e libertà, per cui sempre ci batteremo", conclude Foti.

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