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Scissione 5 Stelle, Di Maio: "Lascio il Movimento" - Video

Il ministro degli Esteri in conferenza stampa: "Da oggi nasce nuovo percorso. Uno non vale l'altro"

(Foto Afp)
(Foto Afp)
21 giugno 2022 | 13.56
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"Lascio il Movimento 5 Stelle. Da oggi inizia un nuovo percorso". Luigi Di Maio annuncia l’addio al Movimento 5 Stelle e certifica la scissione dalla formazione guidata da Giuseppe Conte. "Quella di oggi è una scelta sofferta, che mai avrei immaginato di dover fare. Oggi io e tanti altri colleghi lasciamo il Movimento 5 Stelle, lasciamo quella che da domani non sarà più la prima forza politica in Parlamento”, ha detto il ministro degli Esteri.

"Ringrazio il Movimento, che in questi anni mi ha dato tanto, ma anch'io credo di aver dato il massimo", ha aggiunto il titolare della Farnesina mettendo in chiaro: "Nessuno ha intenzione di creare una forza politica personale. Ci mettiamo in cammino, partendo dagli amministratori locali. Dovrà essere un'onda con al centro le esigenze territoriali. Non ci sarà spazio per l'odio, il populismo, sovranisti ed estremismi". "Da oggi inizia un nuovo percorso per fare progredire l'Italia da Nord a Sud abbiamo bisogno di aggregare i migliori talenti e le migliori capacità, perché uno non vale l'altro", ha sottolineato.

Poco prima della conferenza stampa, Di Maio era salito al Quirinale per informare il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella dell'imminente addio al M5S. Una standing ovation dei parlamentari che, da domani lo seguiranno nella sua nuova avventura politica, 'Insieme per il futuro'.

Scissione 5 Stelle, Di Maio: "Uno non vale l'altro" - Video

"Oggi è stata una giornata molto importante, al Senato è stata votata la risoluzione parlamentare che rafforza il governo e il presidente Draghi che andrà al Consiglio europeo con un ampio sostegno delle forze politiche". L'indicazione di voto sull'Ucraina "è stata netta, dopo settimane di ambiguità e di attacchi", ha detto ancora Di Maio in conferenza stampa.

"In questo anno e mezzo ho lavorato con Draghi in dossier delicati e per questo sono stato definito 'draghiano'. E' vero, faccio parte del suo governo e credo che l'operato del presidente del Consiglio sia motivo d orgoglio in tutto il mondo. Continueremo a sostenerlo con lealtà e massimo impegno", ha affermato Di Maio dicendosi dispiaciuto "che ancora una volta sia stato alimentato un lungo e logorante scontro sul negoziato della risoluzione votata oggi". "Alcuni dirigenti del M5S hanno rischiato di indebolire il nostro Paese", ha sottolineato

"In questi mesi la prima forza politica in Parlamento aveva il dovere di evitare ambiguità, abbiamo fatto un'operazione verità raccontando le cose che non andavano partendo proprio dall'ambiguità in politica estera del M5S", ha detto Di Maio, denunciando una vera e propria "escalation contro una singola persona, attacchi personali quotidiani che hanno minato la compattezza del governo".

"Di fronte alle atrocità che sta commettendo Putin non potevamo mostrare incertezze, dovevamo necessariamente scegliere da che parte stare nella storia. Nei giorni scorsi si è acceso un dibattito proprio sul voto di questa mozione. Un dibattito nato dall'esigenza di fare chiarezza su alcune dichiarazioni di dirigenti M5S. Putin ancora in questi minuti sta continuando a bombardare. Non possiamo permetterci ambiguità", ha detto ancora Di Maio per il quale "in questi mesi la prima forza politica in Parlamento aveva il dovere di sostenere il governo senza ambiguità. Abbiamo scelto di fare un'operazione verità, partendo proprio dall'ambiguità in politica estera del M5S. In questo momento storico sostenere i valori europeisti e atlantisti non può essere una colpa". E ha quindi denunciato una vera e propria "escalation contro una singola persona, attacchi personali quotidiani che hanno minato la compattezza del governo".

Lacrime, sorrisi, abbracci, strette di mano. Dopo le dichiarazioni alla stampa, Di Maio si è goduto il bagno di folla dei suoi parlamentari, che da domani seguiranno il ministro degli Esteri nella sua nuova avventura politica, 'Insieme per il futuro'. "Era ora", ha detto il titolare della Farnesina raccogliendo l'abbraccio dei suoi deputati e senatori, dopo aver sancito l'addio al Movimento 5 Stelle.

"Abbiamo bisogno che l'Europa sia più possibile unita. Condividiamo il principio di un'Europa più solidale", un principio portato avanti da David Sassoli, "un grande esempio di correttezza, di senso delle istituzioni e pacatezza che deve essere un esempio per tutti noi", ha detto ancora in conferenza stampa Di Maio. Parole che hanno generato un applauso convinto.

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