Il 72% degli iscritti (24.360 i voti favorevoli) ha detto sì all'iscrizione nel registro dei partiti per ottenere il finanziamento fino a ora ripudiato dai grillini
L'ennesima svolta della storia M5S arriva con il placet di una larga maggioranza della base. Il 72% degli iscritti (24.360 i voti favorevoli) dice sì all'iscrizione del Movimento 5 Stelle nel registro dei partiti per ottenere il finanziamento del 2x1000, strumento fino ad oggi sempre ripudiato dai grillini. Giuseppe Conte incassa così quello che nei piani alti del Movimento viene letto come un segnale incoraggiante per il nuovo corso avviato dall'ex presidente del Consiglio. Nel pomeriggio, poche ore dopo la chiusura delle 'urne' virtuali, Conte si reca alla Camera per fare il punto con parlamentari e collaboratori.
"Il 2x1000 è stato fortemente voluto dalla base. Evidentemente i nostri militanti ci chiedono con forza una fase nuova. Un nuovo corso", il ragionamento espresso dal presidente M5S secondo quanto apprende l'Adnkronos. "Ora è responsabilità di tutti abbracciare pienamente questo nuovo Movimento", ha osservato l'ex inquilino di Palazzo Chigi, perché il voto di oggi "ci chiede di appoggiare tutti in modo convinto e integrale questo percorso di rifondazione del M5S".
Adesso il leader 5 Stelle si aspetta unità da tutti. I prossimi passaggi interni saranno cruciali e rischiano di creare fibrillazioni: dalla scelta dei responsabili dei Comitati tematici (entro la fine di questa settimana è attesa una nuova votazione sul blog e le nomine individuate da Conte potrebbero scontentare molti eletti) all'elezione del nuovo capogruppo alla Camera, che vede favorito il presidente del direttivo uscente Davide Crippa (i rapporti tra quest'ultimo e Conte sarebbero migliorati negli ultimi tempi) sul possibile sfidante Angelo Tofalo. E mentre la maggioranza degli eletti plaude alla svolta 2x1000, non mancano le voci critiche.
Prima del voto sia Crippa che la ministra per le Politiche giovanili Fabiana Dadone avevano espresso forti dubbi sull'opportunità di aderire al finanziamento pubblico. E in occasione dell'ultima assemblea congiunta ha rimarcato il suo dissenso anche l'ex ministro Danilo Toninelli, così come i colleghi Vincenzo Presutto e Primo Di Nicola. Che oggi commentano l'esito della votazione senza nascondere le proprie perplessità.
"Rispetto il voto degli iscritti, ma oggi viene violato uno dei principi identitari più forti del M5S, uno dei valori fondanti, voluto da Beppe Grillo e da Gianroberto Casaleggio, che ha decretato il successo politico del Movimento fino ad ora", dice all'Adnkronos Presutto, mentre per Di Nicola "serviva un dibattito più approfondito". Soddisfatto, invece, il presidente della Commissione Politiche europee Sergio Battelli: "Adesso bisogna destinare queste risorse ai territori". (di Antonio Atte)